LibriRacconti da Museo: Storytelling d’autore per il museo 4.0

Racconti da Museo: Storytelling d’autore per il museo 4.0

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Giovedì 17 maggio 2018 un appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati ed i professionisti di storytelling, arte, cultura museale. Alle ore 17;00, presso il Museo delle Civiltà (Roma), in piazza Guglielmo Marconi 14, sala conferenze del Museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini”, è in programma la festa/incontro dal titolo: “L’arte di raccontare l’arte“, in occasione dell’uscita del libro “RACCONTI DA MUSEO.  Storytelling d’autore per il museo 4.0“, a cura di Cinzia Dal Maso (editrice Edipuglia).

Nei musei, le storie danno vita agli oggetti, e ci fanno sentire il contatto diretto con la vita vera di altri mondi. Ci consentono, quasi, di dialogare con genti lontane nel tempo o nello spazio: un dialogo certamente virtuale ma non meno reale nelle nostre menti. E il dialogo, si sa, produce amicizia anche dove prima c’era diffidenza. Le storie ci aiutano ad abbattere gli stereotipi che sono il vero male del nostro tempo.

Museo Pigorini
Museo Pigorini. Photo credit: Wikipedia

Il narratore da museo

Raccontare, però, è un’arte: in realtà un misto di conoscenze, tecnica e arte. E quando il racconto entra in museo, le ultime due devono piegarsi alla conoscenza, essere al servizio del messaggio del museo. È un lavoro peculiare che comporta studio, lettura delle fonti, verifiche continue. È fantasia che deve seguire binari precisi, confrontandosi con le lacune della conoscenza e stimolando la curiosità e la ricerca. Così da dar vita a un circolo virtuoso tra ricerca e narrazione che si alimenta all’infinito.

Servono professionisti per raccontare i musei e i loro oggetti. Persone capaci di narrare ma al contempo dialogare costantemente con la ricerca scientifica. È quel che s’intende col termine tecnico storytelling che, oggi abusato, ha in realtà una connotazione e un valore precisi. I nostri musei hanno grande bisogno di bravi storyteller che sappiano restituire la vita con la penna, i pennelli, la macchina fotografica, la cinepresa, la grafica, la realtà virtuale, i social media. Ogni strumento possibile, anche quello che ancora non c’è: perché l’importante non è lo strumento ma la storia.

Racconti da museo

racconti da museo

Racconti da museo delinea le caratteristiche del ‘narratore da museo’ e le tecniche che deve mettere in campo. Il libro, curato Cinzia Dal Maso, presidente di Archeostorie®, raccoglie riflessioni di professionisti che hanno voluto mettere la loro arte di narratori al servizio dei musei, e in generale della comunicazione dei beni culturali. Gente che ha restituito la vita del passato con la penna, i pennelli, la cinepresa, la grafica, la realtà virtuale, i social media. Che svela i segreti del proprio mestiere e ragiona sul senso profondo di quel che fa. Ognuno a modo suo ma con fili che s’intrecciano e si rincorrono, e un punto fermo per tutti noi: il racconto è il modo migliore per creare attorno al museo una vera comunità.

La location per la festa non è scelta a caso. Il “Pigorini” è all’Eur, un po’ decentrato, e troppo poco visitato. Eppure è una meraviglia, uno scrigno di storie davvero infinito. E ora che ha unito assieme le tradizioni popolari italiche e dell’universo globo, la preistoria, la protostoria e finanche il medioevo, è davvero un luogo dove entrare e non uscire mai più!

Farà gli onori di casa il direttore del Museo delle civiltà, Filippo Maria Gambari, ci sarà anche l’autore della Postfazione di Archeostorie, Daniele Manacorda dell’Università di Roma Tre. Ed ancora Antonio Lampis, Direttore generale musei del Mibact, grande sostenitore del valore della narrazione per i musei.

Ne vedremo delle belle, con saltimbanchi e guitti, e di tutto un po’. Ci saranno Marianna Marcucci anima delle Invasioni digitali; Luca Peyronel, archeologo ma anche autore di documentari; Andrea Pugliese, scrittore proteiforme; l’attore Alessandro Rubinetti che se lo segui in giro per il mondo, non lo abbandoni più; e finiremo in bellezza mettendo tutti alla prova con la Visual Thinking Stategy di Vincenza Ferrara. E un bel brindisi, ovviamente!


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