Pittura

Andrea Sampaolo, fra cromie e viaggio, in mostra con “Last Minute – Free Your Net”

Sogni, Viaggi e Connessioni: a 3 anni dalla sua ultima mostra, l’eclettico Andrea Sampaolo torna con un nuovo ciclo di opere, 9 quadri per un’esposizione che si fa esperienza multisensoriale. Andrea Sampaolo è teorico (e attuatore) dell’arte al servizio della quotidianità. Mette a disposizione il suo ingegno e la sua intelligenza artistica per dare ogni volta vita a opere d’arte uniche e al tempo stesso adattabili a ogni contesto, a dimostrazione del fatto che l’arte contemporanea deve essere dinamica per allinearsi con il presente… e guardare al futuro con uno sguardo aperto sul mondo e un occhio curioso e sempre ricettivo. Fino al 29 maggio il suo nuovo ciclo di opere è in mostra a Fondamenta Gallery nell’esposizione “Last Minute – Free Your Net”. In questa intervista ci ha rivelato qualcosa in più sul suo mondo artistico.

Da quali aspetti delle città che racconti nei tuoi quadri trai ispirazione?

Traggo ispirazione dai suoi colori energetici che li caratterizzano e dalla sua storia sociale. Cioè, la città è fatta di persone che la vivono e dalla sua storia che ne deriva. Alcune le ho vissute e mi sono fatto mangiare dalle sue manifestazioni urbane. Gli odori, i colori, i rumori… quindi attraverso i sensi ho ritratto la sintesi archetipica dei punti cardinali della città.

Cos’è e cosa rappresenta per te il viaggio?

Il viaggio rappresenta la libertà. Il viaggio rappresenta il mistero. Il viaggio rappresenta la scoperta e la curiosità di avere esperienze nuove per migliorare la mia vita e migliorare ed allargare il mio senso percettivo di valore verso l’esperienza, di sfidarmi con altre modalità diverse e quindi importanti per il mio bagaglio culturale.

Quali influenze artistiche di street e urban art influiscono sulla tua produzione?

“Influenzare” è la parola chiave del mio lavoro come artista. L’influenza della street art che avuto nel 2010 con la mia esperienza a Miami è stata incredibile. La nascita della FREE ART che aveva come casa madre la zona di Wynwood ideata da mister Goodman che ho avuto l’onore di conoscere, colui che ha fatto nascere a NY nella zona di Brooklin il quartiere di SOHO, è stata la rivoluzione della mia vita e la nascita della mia consapevolezza come artista. Perché speciale, perché vivere nel periodo antistante le fiere di ART BASEL-ART MIAMI e tutte le manifestazioni internazionali di arte, immerso dove ogni angolo della città di Miami è un brulicare di arte e business dove ti senti funzionale alla società ed importante per qualificare lo spazio di ogni casa, quindi scopri che il tuo è un lavoro come un altro ed essere pronto a produrre alle richieste della tua galleria quindi devi essere un professionista.

Se fosse possibile viaggiare indietro nel tempo, quale luogo e tempo ti piacerebbe racconterebbe con la tua arte?

Vorrei essere presente in due periodi: il primo negli anni ’50, immerso nel bar dove s’incontrava il movimento degli irascibili, De Kooning, Pollock, ecc..

Naturalmente perché in questo periodo iniziava l’astrattismo, una nuova  tecnica  di trarre emozioni con il colore. Il secondo periodo è quello dei primi anni 85 -90 insieme a Basquiat, Keith Haring… il cambiamento e la ribellione alla casta delle gallerie di NY.

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