È il 26 Gennaio del 1936, siamo in Via Tuscolana, al civico 1055, quando la posa del primo mattone sancisce la nascita di Cinecittà.
Lo stabilimento cinematografico, contro ogni pronostico che lo vedeva sfavorito, visti i già grandi studi di Torino e della Cines, concorrenzialmente più avanzati, prende invece il largo, facendo nascere il famoso “mito di Cinecittà”.
Questo almeno fino al 1943. Quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale i tedeschi bloccarono i lavori di ampliamento previsti e saccheggiarono le sale di posa, svuotandole dei materiali e delle attrezzature ivi custoditi.
Dopo la guerra, la corrente neorealistica spostò l’attenzione sulle strade piuttosto che nei teatri e, Cinecittà, sembrò sprofondare nel baratro. Furono gli americani a salvaguardare il cinema italiano, non solo gli Studios televisivi ma anche le maestranze romane rimaste senza lavoro: investirono, infatti, notevoli capitali sulla ristrutturazione degli edifici e sull’impiego di personale più che qualificato.
La “Hollywood sul Tevere” come chiamavano Cinecittà i cineasti americani rifiorì. Sono molte le pellicole a cui Cinecittà ha dato i natali, tra queste, quelle che hanno davvero segnato la storia del cinema si contano sulle dita di una mano: Quo Vadis, Ben Hur, La Dolce Vita, Amarcord e C’era una volta in America.
Tuttavia, nonostante le pellicole wester, gli horror, i peplum e gli spionistici, tutti generi molto in voga tra gli anni sessanta e settanta, Cinecittà si è dovuta confrontare con i cambiamenti e non sempre ne è uscita vincitrice.
Dal 2016 gode di un’area “Events” che ha ridato luce ai set cinematografici, oggi set-dressing di convegni, cene di gala, meeting; ha costruito un pacchetto servizi che comprende servizio luci, audio, tecnici del settore, catering, e ha riadattato l’immagine di vecchio stabilimento cinematografico a location trendy.
Tutto è passato dinnanzi a Cinecittà, ai Set colossale dell’Antica Roma e al Teatro 5, al Caffè di Cinecittà, nato come concept-store proprio per accompagnare le atmosfere fuori e dentro i film, e questo tutto, attraverso gli Archivi di Istituto Luce e Ansa, viene ripercorso perché la cronaca, i misteri, le passioni di questi ottant’anni non vadano dimenticati.
Centocinquanta scatti fotografici, tanti video e alcuni testi di film raccontano appunto questa storia: la storia di un paese attraverso il cinema italiano, dal 1937 al 2017, senza tralasciare nulla di ciò che è stato determinante per la crescita e anche per le sconfitte.
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