Pippo (Giuseppe) Corigliano, è un ingegnere napoletano che si è prestato per quarant’anni come portavoce dell’Opus Dei in Italia. Si è sempre occupato della formazione giovanile seguendo le attività dell’Opus Dei ed è un esperto di comunicazione. Per Mondadori ha pubblicato diversi libri: Un lavoro soprannaturale. La mia vita nell’Opus Dei, Preferisco il Paradiso, Quando Dio è contento e Siamo in missione per conto di Dio.
Ad aprile esce il suo ultimo lavoro Il cammino di San Josemaría (ad link)e, in occasione della sua pubblicazione, l’autore sarà intervistato dal giornalista Massimo Milone, sabato 13 aprile 2019 ore 18 al Museo Diocesano a Napoli.
Come parlare di Dio ai giovani? È la domanda che si pone Corigliano nel suo libro e alla quale risponde con un nome: San Josemaría Escrivá.
Il Santo, come racconta l’autore nel suo libro, insegnava a trovare Dio nelle più diverse circostante della vita quotidiana. Pippo Corigliano, nella sua città natale, riuscì ad entrare in contatto con i giovani che avevano fatto propria la missione di san Josemaría. Rimase affascinato dalla naturalezza con cui riuscivano ad unire allegria e serietà, operosità e capacità di divertirsi, affidabilità e slancio apostolico.
“Per spiegare, soprattutto ai giovani, come vivere un’esistenza cristiana nella realtà di ogni giorno, san Josemaría «inventò» chiacchierate settimanali che chiamò «circoli di San Raffaele», dal nome dell’Arcangelo che, come racconta la Bibbia, guidò felicemente il giovane Tobia in un viaggio pericoloso. Nei circoli si parlava, e si parla tuttora, del Vangelo, di riscoprire il valore della Santa Messa e della preghiera personale, dedicando particolare cura alle virtù cristiane proprie di un laico: la laboriosità, l’amicizia, il fidanzamento e il matrimonio, la disciplina, l’attenzione verso i disagiati, la libertà di opinione, in politica e nella professione, con la relativa responsabilità personale delle scelte via via effettuate. In questo modo, all’interno dei circoli si formano non soltanto cittadini esemplari, ma anche autentici apostoli, capaci di testimoniare nel loro quotidiano la verità e il calore della fede. Raccontando con leggerezza e brio come la frequentazione dei circoli abbia arricchito e trasformato la sua esistenza, dandole salde fondamenta su cui costruire, Corigliano sa rendere attraente e stimolante il progetto di una vita coraggiosa e impegnata, quanto mai necessaria nei tempi in cui viviamo, sempre più segnati dall’indifferenza, dall’egoismo e dalla paura.”
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