Poesia

Gli autori festeggiano la Donna alla Camera dei Deputati

La FUIS, Federazione Unitaria Italiana Scrittori, ha festeggiato le Donne presso la Biblioteca della Camera dei Deputati:

  • Il 20 marzo 2019, nell’ambito della Festa della Donna, si è tenuto un incontro con 100 scrittori e artisti, che hanno omaggiato con la loro arte l’universo femminile,
  • Il 21 maggio 2019, nell’ambito della Festa della mamma, si è tenuto un incontro con 100 scrittori e artisti, che hanno voluto omaggiare con la loro arte le Mamme.

Sono intervenuti, tra gli altri, giurati e autori legati al Premio letterario “Donne tra ricordi e futuro”.

Gli autori festeggiano la Donna alla Camera dei Deputati

Ecco le loro opere:

PAESE VERDE di Valentina Bisti

Ti amo, paese verde 
dai grandi e ridenti girasoli, 
tu che distilli felicità nei cuori
e libertà nelle anime,
tu che sei lacrime di gioia,
per sempre sarai la mia patria
d’amore e affetti lontani.

ALLA BRUSCHETTA – Da La via Oleosa, in Anche l’olio canta, a cura di Lorena Fiorini e Laura De Luca (edizioni ChiPiuNeArt)

Quel duro letto di pane
rammenta il lievito,
cioè il respiro dell’umanità
le rocciose pareti
diventate casa,
quando ancora non era
tutto quello che era
e già c’erano pareti.

Crosta e mollica visitate dal fuoco
ricordano che tutto
è sacrificio
consumazione,
promessa di cenere
nel profumo che punge.
 
Sull’appetitoso deserto
cola, intanto,
incurante della bellezza del mondo
e della propria,
l’oro
essudato dei secoli,
al di qua dei margini
dell’intelletto:
scricchiola e leviga
il boccone croccante
tra i denti,
mentre non lontano
l’origano canta.

Gli autori festeggiano la Donna alla Camera dei Deputati

TU ACCENDI IL CUORE – Antonia Doronzo

In un mondo, che non riconosce più se stesso,
dove la multimedialità si confonde
con la purezza dell’amore,
tu madre terra, tu mamma sei riscoperta,
per riportare pace e tranquillità
senza confini, spazio e tempo.

la tua amorevolezza disseta lo spirito,
i tuoi baci sono raggi di luce,
i tuoi abbracci fresca acqua di sorgente.
le tue parole come calde carezze
donano tenerezza al quotidiano,
pazienza e forza al debole vivere.

oh mamma!
quando gli altri spengono le luci della speranza
tu accendi il cuore
di chi ha dimenticato la parola amore.

TI HO VISTO… – Antonia Doronzo

Mamma ti ho visto…
passeggiando per la citta’,
abbracciare il tuo bimbo all’angolo di una strada,
raccontare fiabe al tuo fanciullo in una stazione,
scherzare con il tuo giovinetto fra l’indifferenza della gente.

Madre ti ho visto…
girando per il mondo,
piangere sul corpo di un soldato fra le macerie di una casa,
soffrire in silenzio per gli errori di tuo figlio,
lottare con vigore contro nemici perfidi non tuoi.

Mamma ti ho visto…
sperare l’impossibile su un letto bianco di ospedale
e pregare, pregare nel buio freddo di una chiesa
affinché’ il tuo profondo dolore avesse coraggiose ali
per raggiungere l’immenso caldo amore dell’eterno.

SE UNA MATTINA CAMMINANDO – Maria Paola Langerano

Se una mattina, camminando,
ne avessi potuto scorgere il profilo,
avrei librato le parole
tra le pieghe di stagioni.
Mi venne voglia di cantare,
di cedere alla danza
le piume dei miei passi
e se mi fosse stato lecito sognare
t’avrei raccolto a mazzi
pensieri variopinti.
La luna sussultò
funamboli neofiti.
Lo sguardo dei miei anni dipanò tra i lemmi,
i raziocini,
accanto a chiose, sui teoremi,
nelle strofe di terzine.
Io che avevo tutto sopito m’inoltrai,
forte del canto,
nelle curve di una mano,
della fronte di mio figlio
che apre e libera il mattino.
Io che non avevo appreso dagli aedi il cominciare
mi ritrovai colori
ricamare di poeti notti intere.
Spalancai sulle rotte dei filosofi
orizzonti di fraseggi siderali.
Omero mi cercò, Saffo mi perse;
Saba mi diede il gesto, Lorca il silenzio.
Spazi ondulati, arche di luce,
parabole di storia, terre emerse.
Sulle mappe dei miei giorni
echeggiarono bagliori di lontane percezioni.
Le parole dei cantori.

La poesia ha vinto il primo premio della XIII edizione di “Donna e Poesia“, per la sezione inediti

CAPRI – Mariù Safier

Il broncio sul tuo viso
trapela dal sorriso
un’ombra dentro gli occhi
fugge come i rintocchi
di un orologio pigro
scontento del suo giro.
Non smetto di parlare,
tu inizi a balbettare:
l’ansia che mi assale
è un’onda che fa male
e lascia nella scia
un’oscura nostalgia:
aperta allegoria
di vita che va via.
Lo sguardo è una saetta
che incenerisce in fretta,
resta una scintilla:
fuoco fatuo che brilla,
brucia e nell’azzurro scompare,
annegando nel placido mare.

Gli autori festeggiano la Donna alla Camera dei Deputati

ULTIMA SCINTILLA – Mariù Safier

Il dolore sembra lontano
invece è qui,
a portata di mano.

Come un lampo di desiderio
attraversa il cielo della vita
brucia il sorriso
appena conquistato,
piega la schiena
ad angolo retto,
confonde il pensiero
schianta col fragore
severo
del tuono furibondo
l’indomita, innocua
vitale speranza,
che governa il mondo.

Sulla bilancia del dolore
pesano in filigrana
le piaghe dell’anima:
quando il piombo oscilla
seppellisce l’ultima scintilla.

VUOTI A RENDERE – Mariù Safier

Non pensare più
al giorno che verrà.
Non cercare compagnia
di futili parole.
Evadere dalla prigionia
di vuoti a rendere.
Sollievi umani non aspettare
percorrenze percorse, da evitare.
Ortiche di un tempo esacerbato
per un futuro limitato
davanti all’oggi che è arrivato
senza rumore, senza passato
e si annulla senza essere negato.

VOCE NEL COSMO – Caterina Trombetti – da Attimi e Infinito ed. thedotcompany, 2017

Dall’oceano vengo
come le stromatoliti
che quattro miliardi di anni fa
lo popolarono.

Torno alle origini
per capire il mondo
e nel carbonio, nell’idrogeno,
nell’azoto primordiale,
mi ritrovo.

Sono lì,
cometa venuta dalla galassia,
in continua trasformazione,
ora particella umana
dell’Universo.

NON HO CHE TE, POESIA – Caterina Trombetti – da Dentro al fuoco Ed. Passigli, 2004

Non ho che te, Poesia.
Tu ecciti ed appaghi,
salvi dall’abbandono.
La tua potenza esplode
in mille direzioni
contagia e si trasmette
fra creature e cose.

Tu non tendi insidie
puoi solo mascherarti,
nasconderti, scavare
e poi tornare, forte,
a incendiare la mente.

Gli autori festeggiano la Donna alla Camera dei Deputati

UN PADRE E UNA FIGLIA Lorena Fiorini Da “Betty, sono Bruno”

Un padre e una figlia
Uniti d’amore sgombro,
che arricchisce, nutre
fa andare avanti.

Conforta e aiuta
a crescere.

Si aprono scenari
mai conosciuti,
si svelano segreti
che aprono la mente
e le viscere.

Danno un quadro della realtà che
fa capire le scelte
e i risvolti di una vita,
di vite che hanno
in comune anche vicende
mai narrate.

AUGURI MAMME – Lorena Fiorini

In un luogo prestigioso rivolgo un pensiero a tutte le mamme,
che hanno dispensato a piene mani sostegno e affetto,
mamme lasciate sole, mamme amareggiate per mancanza d’amore, d’attenzione,
mamme pronte a sperimentare la solitudine come un dono,
da vivere per raggiungere il proprio sogno.

A loro va un pensiero accompagnato dalla forza
per non lasciarsi andare, per resistere, per credere e lottare ancora.
E ancora portare parole d’amore e gratitudine verso la vita,
grate per il dono prezioso che fa compagnia,
fa andare avanti con fierezza e gratitudine.

Le mamme non si scoraggiano, ma lottano ogni giorno
per un mondo migliore. Ogni giorno un po’, passo dopo passo
verso il centro del proprio essere.

Non spargono parole vuote, ma parole ricche di significato,
parole che non feriscano, ma vogliano essere di
sostegno e trasmettere positiva voglia di vivere.

Dopo tanto dare e dopo tanto correre, si riappropriano
del loro tempo e delle proprie idee.

Le mamme tutte accolgano auguri preziosi, parole conosciute,
un balsamo verso il tempo che scorre.

Viva le mamme, hanno dato la vita e tanto altro ancora.
E oggi meritano gli auguri fatti con il cuore,
meritano di essere seguite e ascoltate,
Mamme patrimonio di affetti, memorie, esperienza sul campo.
AUGURI MAMME

Pensiero giunto da un’anima, pensando a mamme protagoniste

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