Nello scorso autunno le ragazze e i ragazzi delle classi III BL – I AL del Liceo Scientifico Linguistico “Cuoco Campanella” di Napoli presero parte al progetto “Gli Under 20 raccontano Totò” fortemente voluto da Francesca Mazzei, giovane libraia-editrice che gestisce le librerie Colonnese e l’omonima Casa Editrice.
L’attesa sarebbe dovuta terminare il 15 aprile 2020, data in cui decorrono i 53 anni dalla morte di Totò, scelta proprio per omaggiare il Principe. Gli studenti avrebbero finalmente potuto raccontare il minuzioso lavoro di traduzione in lingua inglese delle sue poesie in una mostra/evento al Museo Archelogico Nazionale di Napoli.
“Il momento storico che stiamo vivendo richiede una riprogrammazione di tutte le attività e, in attesa della ripresa, vogliamo raccontare quanto di bello ed entusiasmante abbiamo organizzato in questi mesi” afferma Francesca Mazzei e prosegue: “Stabilire una forte relazione con il territorio, promuovere la lettura, unite alla volontà di plasmare e comunicare i contenuti con differenti modalità e mezzi, ci ha portati a realizzare questo progetto”.
Tutto inizia con la pubblicazione del libro “Antonio de Curtis, il Principe poeta – tutte le poesie e le liriche di Totò” [Colonnese Editore], curato da Elena Anticoli de Curtis e Virginia Falconetti – che ha l’obiettivo di far conoscere l’uomo Antonio de Curtis, oltre la maschera Totò.
Un libro multimediale dove è possibile ascoltare la voce di Totò grazie all’utilizzo della tecnologia qr-code. Un libro pensato per nonni e nipoti che vede generazioni diverse intorno al medesimo contenuto. Il passo successivo è stato aprire un dialogo con le scuole, grazie alla disponibilità di Elena Anticoli de Curtis che da oltre un anno gira l’Italia per presentare il libro, richiestissimo dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.
Per far comprendere in profondità il pensiero di Totò, la sua sensibilità e la sua attualità su tematiche come il bullismo, le differenze sociali e, tema universale, l’amore, i ragazzi delle classi III BL – I AL del Liceo Scientifico Linguistico “Cuoco Campanella” di Napoli hanno tradotto le poesie di Totò in lingua inglese per poi trasformare il contenuto-poesia in illustrazione.
Tutto affidato a giovani under 20. Il progetto-pilota è nato grazie all’adesione della dirigente Adele Barile e delle professoresse di lingua inglese Maria Mele e Lia Mastroberti; la mostra presenterà anche le illustrazioni tratte dall’interpretazione delle poesie, realizzate con tecnica a carboncino su tavola digitale da una giovanissima disegnatrice, Micaela Distinto. Il progetto “Gli Under 20 raccontano Totò” è ideato e curato da Daniela Chiariello, CEO di Activart, agenzia di comunicazione che segue Colonnese and Friends.
Dare visibilità al lavoro svolto dagli studenti, restituire loro attenzione da parte del mondo adulto extrascolastico per farli sentire parte attiva della società era l’altra nostra priorità e colgo l’occasione per ringraziare Paolo Giulierini, Direttore del MANN e Lucia Emilio, responsabile dei Servizi educativi per la condivisione e la sensibilità dedicata al progetto. Concludo con una curiosità: al Museo Archeologico Nazionale di Napoli è custodito un mosaico proveniente dagli scavi di Pompei, il “Memento Mori” che raffigura un teschio sul quale c’è una livella e ai lati del teschio ci sono i simboli di ricchezza e povertà, il concetto della morte che rende tutti uguali era già presente nell’antichità e nella contemporaneità ce lo riporta il nostro Totò con “A Livella”, anch’essa tradotta in lingua inglese dagli studenti.
Una storia tutta da raccontare in un periodo in cui la cultura non si ferma e continua a vivere grazie alle molteplici proposte virtuali presenti in rete. Una storia che favorisce la crescita del senso di appartenenza ad una comunità, rafforza l’identità e guarda al futuro, una storia che vede la collaborazione tra il mondo della scuola, l’impresa e un grande museo diventato la casa di tutti i napoletani e degli studenti che restano in attesa di poter dare spazio ad un racconto che si sposta avanti in un tempo da definire. Una storia che, come è accaduto per il libro “Antonio de Curtis, il Principe poeta”, parte da Napoli e avrà un respiro nazionale e internazionale.
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