Sono stati consegnati ieri sera, 9 febbraio, al Dolby Theatre di Los Angeles, i premi Oscar 2020 edizione 92. La cerimonia vera e propria ha avuto inizio alle 7pm ora di Los Angeles (alle 2 in Italia) preceduta dalla solita diretta dal red carpet con le brevi interviste degli impomatati conduttori televisivi americani e il focus sugli abiti indossati dalle star. Due ore in cui il tempo sembra dilatarsi, le palpebre cominciano a cedere e il livello di attenzione si abbassa spaventosamente mettendo in dubbio la certezza, granitica fino a qualche decina di minuti prima, che riuscirai anche quest’anno a restare in piedi tutta la notte.
Come lo scorso anno, anche questa volta la cerimonia non ha avuto un conduttore ufficiale e, considerando le ultime edizioni tutt’altro che memorabili se non soporifere (escludendo l’edizione 2009 presentata da un sorprendente Hugh Jackman), la mancanza non si è avvertita granché. Il classico monologo iniziale è stato affidato a Steve Martin e Chris Rock che hanno puntato il dito sull’ennesima edizione molto bianca e molto maschile degli Academy Awards, anche se a tenere alta la categoria delle cineaste c’erano, per fortuna, le documentariste che si sono portate a casa i due premi di categoria.
La prima parte della serata è trascorsa decisamente sottotono, con la serie di premiazioni che si sono svolte rapidamente, quasi di fretta, fino a quando, intorno alle 3e30 (in Italia), è salito sul palco Eminem che ha regalato una scarica di elettricità alla platea del Dolby Theatre e a quella degli spettatori a casa mezzo addormentati cantando Lose Yourself, il brano per cui il rapper di Detroit vinse l’Oscar nel 2003. Grande esibizione e standing ovation.
Poche sorprese per i premi alle interpretazioni femminili e maschili, protagonisti e non protagonisti, annunciati e lanciatissimi dalla serie di riconoscimenti ricevuti durante tutta la stagione dei premi. A partire dall’Oscar come Miglior Attore assegnato al magnifico Joaquin Phoenix per la sua incredibile trasformazione nel Joker di Todd Phillips, il quale si è dovuto accontentare del premio al suo protagonista e quello alla Colonna Sonora, rimanendo per il resto a bocca asciutta.
Molte sorprese invece per il capolavoro di Bong Joon-Ho, Parasite che ha dominato la serata. Dopo lo scontatissimo premio per il Miglior Film Internazionale e quello meno scontato per la Miglior Sceneggiatura Originale, sembrava che la serata fosse finita per la pellicola sudcoreana già Palma d’Oro a Cannes. E invece non è andata così. Bong Joon-Ho si è aggiudicato prima il premio come Miglior Regia, omaggiando sul palco il maestro Martin Scorsese in uno dei momenti più belli dell’intera serata. E infine, quando tutti erano pronti ad applaudire il favorito 1917 di Sam Mendes (che si porta a casa il meritatissimo Oscar per la Fotografia al grande Roger Deakins), l’inossidabile Jane Fonda annuncia che The Oscar goes to… Parasite!
Contro ogni previsione e per la prima volta nella storia, il premio al Miglior Film va a un film in lingua non inglese che viene dall’altra parte del mondo (come sottolinea Castelnuovo su Sky, The Artist non conta perché era un film muto) e per tutti quelli che amano il cinema, non può che essere una buona notizia, perché Parasite è veramente il film più bello dell’anno.
In generale, l’impressione che si è avuta della serata, compresa la scelta dei premi, è che Hollywood si sia, in un certo senso, stancata di autocelebrarsi. Anche il momento dell’In Memoriam, di solito intenso e commovente, nonostante la bella interpretazione di Yesterday da parte di Billie Eilish, è sembrato, quantomeno a chi scrive, meno sentito.
Speriamo almeno che Hollywood non si stanchi mai di celebrare il grande cinema.
Miglior Film
Miglior Regia
Migliore Attrice protagonista
Migliore Attore protagonista
Migliore Attore non protagonista
Migliore Attrice non protagonista
Migliore Sceneggiatura originale
Migliore Sceneggiatura non originale
Migliore Film Internazionale
Migliore Film d’animazione
Migliore Montaggio
Migliore Scenografia
Migliore Fotografia
Migliori Costumi
Miglior Trucco e acconciature
Migliori Effetti visivi
Miglior Montaggio Sonoro
Miglior sonoro
Miglior Colonna sonora originale
Miglior Canzone Originale
Miglior Documentario
Miglior Cortometraggio documentario
Miglior Cortometraggio
Miglior Cortometraggio d’animazione
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