Categorie: Ambiente

Rieti, abbiamo un problema.

Spopolamento e mancata ricostruzione privata, l’area laziale del cratere del sisma dell’Italia centrale verso l’abbandono.

Accumoli e Amatrice. Photo Credit: Yahoo Notizie

15 comuni compreso Rieti (circa 72.000 abitanti) è questa l’area laziale del cratere sismico dell’Italia centrale. In questa area si stanno presentando due fenomeni  preoccupanti:

  • 1000 residenti in meno negli ultimi due anni;
  • Solo il 2 % dei proprietari dei 6245 immobili privati che hanno avuto “danni gravi” ha presentato domanda di contributo per la ricostruzione;

Il fenomeno è chiaro, queste terre vanno verso l’abbandono.  Eppure dal 24 agosto 2016 le istituzioni si sono date da fare e non possiamo dire che c’è stato disinteresse:

  • Ad oggi sono state rimosse oltre l’80 % delle macerie ad Accumoli ed Amatrice;
  • La ricostruzione è stata avviata per tutti gli edifici pubblici e privati, cioè per i privati è possibile iniziare la pratica di contributo;
  • Sono stati avviati progetti concreti per le vie di comunicazione compreso il raddoppio della Salaria;
  • Le casette hanno permesso a tutti quelli che lo volevano di rientrare al proprio paese
Amatrice, Stalla. Photo Credit: Internazionale

Certo burocrazia portata agli eccessi e lungaggine delle pratiche non hanno aiutato.

Ma tutto questo sembra non sia sufficiente e molti degli abitanti dell’area del cratere se ne vanno o non ritornano nella propria terra. Certo se pensiamo proprio alla terra, all’ambiente troviamo le prime difficoltà. In questo territorio sono presenti molti allevatori di bovini, pecore e maiali con stalle strutturalmente semplici e molte delle quali sono andate distrutte ebbene, ad oggi, pur avendone la possibilità nessuno ha presentato domanda di delocalizzazione delle stalle. È un segnale evidente che gli allevatori rimasti non hanno interesse allo sviluppo delle proprie attività e se abbandonano loro si avvicina la desertificazione. Sono gli allevatori che hanno conservato i pascoli, curano il territorio e permettono che la fruibilità anche turistica di paesaggi dalla bellezza straordinaria.

Regione Lazio attraverso fondi europei e fondi propri ha messo tante risorse nella “ricostruzione” ma è carente un disegno organico, nei tavoli di partenariato non si parla mai del futuro e di quali linee di sviluppo imprenditoriale e sociale. Tutti sanno che nulla potrà essere come prima ma nessuno si immagina come sarà il futuro, cosa che invece dovremmo cominciare a fare altrimenti i segnali sono evidenti e l’abbandono è alle porte.

Un territorio ricco di tradizioni e risorse naturali che potrebbe essere la fortuna delle persone che vi abitano ma dove è indispensabile ricostruire non solo le case, le chiese, le scuole, le fabbriche, è necessario ricostruire il tessuto sociale, studiare le vocazioni per attrarre gli investimenti non in forma disordinata e incoerente ma ordinata, programmata ed efficace.

Il rischio è che tanti investimenti e tante risorse una volta spese non troveranno più nessuno ad usufruirne perché soprattutto i giovani se ne saranno andati. Pertanto non sempre è necessario investire ma bisogna farlo avendo in mente un disegno strategico altrimenti questo territorio già debole di suo sarà destinato all’abbandono. 

Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente! Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)

GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE

La tua opinione per noi è molto importante.
Ora anche su Google News, clicca qui e seguici


Potrebbe interessarti anche:
Condividi

Ultimi articoli

Giulia Farnese 500 anni dopo

Non era solo bella, ma soprattutto abile, assennata e furba, come poche in quegli anni…

18 Novembre 2024

“Ossi di seppia” Montale e Mulas a San Fruttuoso

Dopo la mostra nel 2023 delle fotografie di Gianni Berengo Gardin dedicate al Borgo di…

8 Novembre 2024

Il Futuro non-distopico di Marco Marchese Borrelli alias Marcondiro

Dal 24 al 27 settembre a Verona per Marmomac, arriva il primo “Robot Primitivo” di…

21 Settembre 2024

Addio ad Alba Gonzales

“Sono nata e cresciuta in viale Giulio Cesare. Sentivo il fruscìo delle foglie dei platani…

23 Luglio 2024

Chiassovezzano: una casa e una famiglia temeraria in tempo di guerra

Giornalista culturale e critico letterario, Piero Dorfles deve il suo successo mediatico alla partecipazione come…

17 Luglio 2024

A Positano la prima Photo Challenge al mondo su una Mostra d’Arte al femminile

Con la Mostra “THE FEMALE SCULPTURE, SYMBOL OF FREEDOM”, dal 1 luglio nella centralissima Piazza…

3 Luglio 2024