Un mix di emozioni ha accompagnato me e la collega Valeria durante il tragitto verso il ristorante “Il Caminetto Resort” di Montefiascone, location in cui abbiamo avuto il piacere di incontrare ed intervistare in esclusiva per Moondo un personaggio di fama internazionale. Un attore che da sempre conosciamo e che continua a catturare l’affetto attraverso le sue serie TV: Terence Hill!
Arrivati al Caminetto Resort un panorama mozzafiato davanti ai nostri occhi: di fronte a noi la bellezza del lago di Bolsena e all’orizzonte un romantico tramonto.
Ad accoglierci con la massima cortesia e gentilezza Glauco Almonte, Direttore artistico di Est Film Festival ,che ringraziamo di cuore, ed il resto dello staff. Da li a poco Terence Hill è pronto ad incontrarci. La sua prima affermazione ci ha subito gratificate: “Ho sentito parlare molto bene della vostra rivista…!” ed il resto dell’intervista non è stata altro che una piacevolissima conversazione.
“Avevo in mente questo film da dieci anni e per farlo ho rinunciato a fare “Un passo dal cielo”. Ogni anno avevo impegni con Don Matteo per 9 mesi, un passo dal cielo per 9 mesi. Dal 2000 non avevo più né altra vita professionale, né vita familiare. Praticamente, l’ispirazione viene da un episodio di un libro che si chiama “Lettere dal deserto” di Carlo Carletto che ho inserito nel film (il film è tutta un’altra cosa!). Quindi avevo voglia di fare, di tornare al cinema, anche perché è più rilassante fare il cinema. Non so se voi sapete che per fare una giornata nel cinema devi fare una pagina e mezza. Nella fiction invece devi fare 6, 7, 8 pagine. Non c’è pace! E’ bello farlo, ma devi studiare, studiare e studiare! Poi se gli amici ti dicono: “allora ci vediamo domenica…!” io puntualmente rispondo: ” E no, domenica devo studiare per la settimana!” Non c’è spazio per nient’altro!”
“Esatto, ma sono contento di averlo fatto e vorrei farlo ancora un po’, ma ci sono anche altre cose, al di la del lavoro c’è anche una vita sociale!”
“Beh! Naturalmente “Trinità” e anche “Il mio nome è nessuno”. Ho interpretato tantissimi personaggi, ma certamente questi due sono anche quelli che hanno avuto più successo.”
“Naturalmente io affronto le due cose egualmente. Devo essere preparato, non devo sbagliare, devo sapere tutto, e farlo bene! E le cose fatte bene richiedono parecchio lavoro perché durante il lavoro si può essere sciolti, si può essere naturali, ma se non hai una buona preparazione non vai avanti.”
“Sono due cose completamente diverse ed io le apprezzo entrambe. Vengo dal cinema, ho fatto questa TV che non mi aspettavo visto l’importante riscontro e adesso ogni tanto mi piacerebbe rifare un film.”
“No. C’è una preferenza nel senso che, lavorando con il cinema hai più tempo, quindi, oltre ad essere più rilassato, hai anche il tempo di pensare un po’ di più, magari puoi anche approfondire un po’ di più. Però son due cose diverse. D’altra parte la televisione arriva molto prima. L’immedesimazione è molto più immediata. Ce l’hai in casa, quindi la vedi, la rivedi, in questo modo è semplice ricordare un personaggio. Ti ricordi Trinità, ma tutti gli altri non te li ricordi. Con la televisione, basta fare due, tre serie per lasciare un ricordo.”
“Io trovo che sta migliorando in continuazione. Tanti giovani, tanta gente brava. Infatti, penso di rivolgermi a qualche bravo scrittore per un’idea che ho in testa per il futuro. Lo stato del cinema italiano non dipende dagli autori o dai registi, secondo me mancano i soldi. Il talento c’è e ce n’è tanto.”
“Direi che aiuta molto andare a scuola di recitazione, in modo da sentirsi più sicuro, è sicuramente il primo passo da fare.”
“Ma, io come produttore sono stato costretto perché nessuno voleva farlo! E a questo punto è toccato farlo a me! Comunque, ci sono tante richieste ma il problema è che scarseggiano i fondi, quindi, se non si è sicuri al 100% che è quel film, cioè un blockbuster o un film comico, la gente ha paura. Quindi, giustamente, chi trova ad investire soldi, secondo me non corre rischi.”
“Sai che non ci ho mai pensato di descriverlo in 3 aggettivi? La prima parola che mi viene in mente è “amicone”! Quindi il rapporto di amicizia prima di tutto. Poi la seconda è “tuttofare”! Lui smaniava sempre di fare nuove cose e il fatto di fare l’attore lo metteva da parte! Abbiamo fatto un film in cui giravamo con degli aeroplani e lui disse: “Mi prendo il brevetto!” E detto fatto divenne pilota! Dopodiché disse: “Adesso voglio fare una compagnia di aerei!” E la fece! Che è durata per un po’. La moglie mi diceva “non riesco a tenerlo fermo e a stargli dietro!” Poi ha portato una barca dall’Italia a Miami. Inoltre è stato anche un grande nuotatore, un grande campione, un vero talento. Aggiungerei come terza cosa proprio il fatto che lui aveva talento e spontaneità messe insieme!”
“Mi piacerebbe, ma devo sbrigarmi perché devo rientrare stasera! Tornerò volentieri più in là, probabilmente ad agosto. Questa è una bellissima zona, non so se avete visto poi qui il panorama! La mia stanza ha una vista sul lago veramente mozzafiato!”
Cosa dire? Grazie Terence, è stato un piacere! Torna a trovarci!
Dopo aver deliziato il nostro palato presso il ristorante, la serata ha avuto seguito presso Piazzale Frigo. Qui, ad attendere Terence una folla di persone, e sul palco Roberto Laganà, direttore generale di Italiana Assicurazioni, il quale ha consegnato l’Arco di Platino a Terence Hill per la sua carriera.
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