Tyler, The Creator: Questo è IGOR.

“Non ascoltare questo disco aspettandoti un album rap. Non aspettarti un qualsiasi album. Tuffatici dentro”. Questo è l’ultimo messaggio di Tyler, The Creator prima dell’uscita del suo ultimo album: IGOR. Nelle istruzioni per l’uso del Creatore di questo audace progetto vi è la richiesta di ascoltare quest’opera tutta d’un fiato, lontano da qualsiasi distrazione. Vi aspettano 40 minuti di dubbi e perplessità.

“Lasciatevi andare, con volume”.

Proprio quest’ultima è la parola d’ordine: Volume. IGOR è l’album in cui le abilità da produttore del rapper californiano raggiungono livelli mai visti prima. Bisogna, parafrasando le sue parole, lasciarsi trasportare da questo trip sonoro. E’ ovviamente un momento di grande creatività e felicità per Tyler e anche se non si può definire questo un disco rap, la sua penna riesce comunque a esprimere cosa lui stia provando in questo momento, come succede in “I THINK” dove rivela la sua sensazione di vulnerabilità causata dall’amore, tema ricorrente del progetto.

Riflessioni

La domanda più spontanea che può passarvi per la testa sarà: “cosa/chi è IGOR?” Quella che segue è una mia personale interpretazione. Quando all’annuncio ho visto la foto di Tyler, The Creator sulla copertina mi ha ricordato subito il mostro di Frankenstein. Da lì ho ricollegato che Igor è l’assistente del dottore più famoso di sempre. Nella cultura cinematografica popolare questo personaggio rappresenta lo stereotipo del servitore dall’orribile aspetto e sempre fedele al suo padrone. Egli è un personaggio spesso additato per il suo aspetto esteriore anormale e a tratti inquietante, ma nasconde una complessità interiore che non viene compresa subito. IGOR è questo. Un album che potrà sembrare inusuale, difficile da comprendere, a tratti un miscuglio insensato di suoni. Esso sarà capace di stupirvi e immettere in voi il seme del dubbio.

Questa è una mia impressione su IGOR e sinceramente non so quanto mi ci vorrà per studiarlo a fondo. Un esempio di ciò che rappresenta questo album può essere il progetto intitolato Yeezus, pubblicato nel 2013 da Kanye West. In entrambi infatti si percepisce la volontà di lavorare soprattutto sul sound delle tracce, lasciando un po’ in disparte i liricismi. Anche quello del rapper di Chicago fu un disco poco compreso all’epoca ma che guardava già al futuro del mercato discografico. Anche a Tyler saranno riconosciuti gli stessi meriti fra qualche anno? Impossibile dirlo adesso.

L’unica certezza è che, come si fa con le cose che non riusciamo a comprendere, non ci staccheremo da esso per un bel po’. In una parola: assuefazione.

Di seguito i link per ascoltare l’album su Spotify e il primo video estratto da IGOR, EARFQUAKE.

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