Jacques Berman Webster è un cantante/trapper statunitense, originario di Huston, Texas. Dall’uscita del suo primo album ufficiale Rodeo (2015) si è parlato tantissimo di lui negli States ma anche in Italia dove sembra essersi guadagnato una fanbase accanita. Nel 2016 spopola il suo secondo album Birds in the Trap Sing McKnight, giudicato come uno dei migliori album statunitensi usciti negli ultimi anni. In particolare in questo disco dimostra di avere un certo talento nello sfornare hit diventate virali in tutto il mondo. Le più famose goosebumps e pick up the phone sono le perle rare dell’album, entrambe furono spesso riprese da altri artisti e fatte loro (in Italia il rapper romano Gemitaiz nel suo mixtape del 2016 Quello che Vi Consiglio v.7 ha omaggiato il sig. Scott con la canzone Gigante, riprendendo il beat e il flow di goosebumps, ma con testo in italiano).
Dopo 2 anni di semi-silenzio in cui Travis ha annunciato solo il titolo del suo nuovo album ma senza mai aggiungere informazioni sulla data di uscita o su possibili collaborazioni, il 31 Luglio viene annuncita l’uscita di Astroworld… il 3 Agosto. Un fulmine a ciel sereno per i suoi fan in tutto il mondo. Sul web c’è chi pensa che sia un ottimo prodotto, altri lo bocciano poiché pensano non tenga testa ai suoi lavori passati.
Dopo queste informazioni preliminari andiamo a vedere da vicino il parco divertimenti inaugurato da Travis Scott.
La copertina ci presenta il tema del disco: il parco divertimenti. Travis sembra aver preso spunto dall’omonimo parco giochi di Huston ormai chiuso da anni ma che a detta dell’artista sembra aver segnato la sua infanzia e quella di molti abitanti della città. Così da rendere omaggio la sua città natale, Travis ci propone, metaforicamente, una gita nel suo lunapark, ossia la sue mente, i suoi pensieri. Le varie attrazioni del suo parco sono le canzoni che raccontano le molte sfaccettature della sua persona, a volte anche molto personali. Al centro della copertina, nonché della campagna promozionale dell’album, c’è la gigantesca testa dorata del cantante che fa da ingresso a questo parco fatto di emozioni, riflessioni e paure.
“STARGAZING”, una sorta di montagna russa psichedelica. La canzone può essere interpretata come un viaggio dell’artista sotto effetto di LSD. I suoni vogliono appunto ricordare tale esperienza psichedelica illustrata con una visione apocalittica del mondo nel video trailer dell’album. Essa ci dà il benvenuto nell’ASTROWORLD e si propone tra le giostre migliori del parco di Travis Scott. La terza traccia “SICKO MODE” vanta la collaborazione di un grande ospite: Drake. I due decidono di mostrare cosa succede quando il trapper e il rapper più forti della scena si uniscono. Entrambi entrano in “modalità bestia”, portando le rime e il flow più cattivi del loro repertorio e ci riescono, tanto da fare di questa l’attrazione più amata dal pubblico statunitense.
“R.I.P. SCREW” e “STOP TRYING TO BE GOD” sono rispettivamente un omaggio al defunto rapper di Huston Screw, al quale Travis era molto affezionato, e una riflessione etica sul comportamento di molti dei suoi colleghi musicisti. Tale riflessione riguarda il così detto “complesso di Dio”, una condizione in cui il soggetto che ne è affetto non vuole, o non riesce, a riconoscere i propri difetti o gli errori delle sue azioni, portandolo spesso ad atteggiamenti megalomani. Travis accusa in generale di questo gli artisti che si fanno consumare dal proprio successo, ma allo stesso tempo discostandosi da loro poiché rimanendo molto legato alle proprie origini è sempre riuscito a non farsi corrompere dalla fama.
Uno degli aspetti più felici della vita privata di La Flame è sicuramente la sua relazione con la star della tv Kylie Jenner, da cui ha avuto anche una figlia, Stormi. A Kylie sono dedicate 2 tracce. In “WAKE UP” insieme a Travis incontriamo il cantante The Weekend. Entrambi sono ispirati dai propri sentimenti per le rispettive consorti e tutto ciò che stanno vivendo sembra come un bel sogno. In particolare il primo in un verso afferma che i suoi sogni si sono realizzati e che ciò che prima era solo fantasia ora è una realtà che non vuole più lasciare.
L’ultima traccia “COFFEE BEAN” è la più personale di tutta la sua carriera. Egli decide di concludere il tutto con un testo in cui rivela le sue paure più grandi e le sue colpe in merito al rapporto inizialmente complicato con la compagna. Travis non cerca la pietà del proprio ascoltatore, ma vuole solo confessare tutto ciò che si tiene dentro, tutte le sue inquietudini, mentre si prepara ad un nuovo capitolo della propria vita: diventare padre.
Quando ci si avvicina all’uscita del parco giochi si inizia già ad avere nostalgia di tutto ciò che si è appena visto. Questo album ti lascia veramente qualcosa a livello emotivo per quanto riguarda i testi e le sue sonorità travolgenti. Quindi per rispondere alla domanda di prima: ASTROWORLD è il miglior album di Travis Scott? Sì!
Mr. Scott è sempre stato definito come un “hit-maker”, ossia come un’artista capace di far uscire sempre canzoni che hanno scalato le classifiche mondiali. In questo progetto non c’è solo questo ma anche il voler raccontarsi per la prima volta ai propri ascoltatori, esporre degli aspetti della propria persona di cui non ha mai parlato prima. Definire Travis Scott solo come trapper è riduttivo dato che in questo album ha saputo reinventarsi dal punto di vista artistico e sonoro, ma mantenendo sempre un suo stile inconfondibile. Per i suoi fan che si aspettavano un album pieno di hit, consiglio di tornare a sentire Birds in the Trap, ma per chi vuole un album che oltre a divertirvi sappia anche emozionarvi, in ASTROWORLD c’è tutto ciò che cercate.
Grazie per aver letto la recensione, di seguito lascio il link del trailer di lancio di Astroworld.
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