Divelte nella notte le “pietre di inciampo” al Rione Monti a Roma

Gentile Direttore,

Dalle dichiarazioni che apparentemente possono sembrare fumose ad astratte sui bui tempi che sta attraversando la nostra convivenza civile qualcuno è passato ai fatti. Nella notte “le pietre d’inciampo” che  in via Madonna dei Monti a Roma ricordano ai passanti il rastrellamento dei nazisti nei confronti degli italiani di religione ebraica e l’eccidio delle fosse Ardeatine sono state divelte e al loro posto è rimasto un buco grande quanto lo sfregio che gli autori hanno fatto al rione, alla civiltà degli abitanti, all’intero popolo.

Ricordo che le pietre di inciampo sono un’opera dell’artista Gunter Demnig per lasciare nel tessuto urbano di ogni città colpita dall’odio nazista un segno permanente di ciò che è successo affinché non accada. L’inciampo non è fisico, è mentale, ogni volta che si passa accanto a quei sanpietrini d’ottone è l’anima che inciampa e che ricorda e ricorda per tramandare il dolore anche oltre la vita di chi l’abbia sentito sulla propria pelle.

Pietre di inciampo, divelte nella notte nel Rione Monti, a Roma.

Non è un caso che questo avvenga in un giorno in cui tutti i giornali riportano il testo della conferenza incontro avvenuta ieri con la Sen Liliana Segre, un testo di altissimo profilo culturale e civile, un testo che dovrebbe essere diffuso per capire come si possa non odiare anche avendo subito sul corpo gli orrori inimmaginabili del supplizio. Quel discorso è un invito alla cultura come unica medicina di convivenza, di cittadinanza, di inclusione. Non è un caso che lo stesso giorno qualcuno passi ai fatti.

Le scrivo, caro direttore, conoscendo la sua sensibilità in materia e nella certezza che il suo giornale voglia rappresentare l’indignazione e lo sdegno per il fatto inaudito, e contemporaneamente riflettere sulle coincidenze temporali e le assonanze storiche, linguistiche, comportamentali.

Cordialmente

Aldo Di Russo

N.d.R. Aldo Di Russo aveva già scritto un toccante articolo su Moondo, dal titolo “A spasso per le vie di Roma fino all’inferno di Auschwitz per non dimenticare“, in cui si raccontava della barbarie nazifascista e delle pietre d’inciampo ad imperitura memoria.

 

Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente! Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)

GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE

La tua opinione per noi è molto importante.
Ora anche su Google News, clicca qui e seguici


Potrebbe interessarti anche:
Condividi
Pubblicato da

Ultimi articoli

Piazza Tevere a Filo d’Acqua: l’impegnò di Flaminia Bonifaci di Fontana più Stella e Rosario Pavia di Tevereterno per far rinascere la città

Il Tevere come elemento identitario di Roma, della sua storia passata, presente e futura, l’11…

7 Maggio 2024

GAU – Galleria d’Arte Urbana accende il quartiere Cinecittà di nuovi colori con GAU Cinema

Le campane della raccolta differenziata del vetro verranno dipinte con opere ispirate ai grandi film…

6 Maggio 2024

“Enigma Tiziano” di Chiara Montani

Con Il mistero della pittrice ribelle (2021), thriller storico ambientato nel mondo dell’arte nella Firenze…

6 Maggio 2024

Alessandro Tiezzi, Var Digital Art sbarca a Venezia: «L’effetto WOW di Federico Solmi»

Var Digital Art di Var Group al fianco di Federico Solmi: quando arte e digitale…

25 Aprile 2024

Il fascino senza tempo delle necropoli etrusche di Tuscania: ora aperte al pubblico

Promo Tuscia sostiene il turismo culturale alla scoperta dei tesori sommersi del passato etrusco: quando…

24 Aprile 2024

“Il vecchio al mare” di Domenico Starnone

Domenico Starnone, nato a Napoli nel 1943-vinse il Premio Strega con “Via Gemito” nel 2001-dopo…

24 Aprile 2024