Valentina Tereshkova: la storia della prima donna nello spazio

Negli anni ’50 e all’inizio degli anni ’60 erano poche le donne a cui era concesso il privilegio di diventare scienziate. L’Unione Sovietica, tuttavia, non sembrava condividere lo stesso pregiudizio di genere nella scienza rispetto agli altri paesi, probabilmente alla dottrina marxista del regime che prendeva molto seriamente il posto nella società di uomini e donne. Proprio questo clima fu favorevole a Valentina Tereshkova che divenne la prima donna nella spazio.

La prima donna nello spazio: Valentina Tereshkova

Nel 1964, circa il 40% dei laureati in ingegneria nell’URSS erano donne rispetto a meno del 5% negli Stati Uniti. A metà degli anni ’80, il 58% degli ingegneri russi erano donne. Grazie anche al programma scolastico standard dell’URSS, che privilegiava lo studio della matematica e delle scienze difficili, così come gli uomini, anche molte donne si avvicinarono a questo mondo cercando di guadagnarsi un posto. Una di queste donne fu Valentina Tereshkova, figlia di un autotrasportatore e di un impiantista tessile nella regione russa di Yaroslavl, lasciò la scuola a 17 anni per lavorare come montatrice di una fabbrica tessile, come sua madre. Ma non lasciò gli studi definitivamente e continuò la sua formazione studiando per corrispondenza. Proprio in quegli anni, precisamente nell’aprile 1961, l’Unione Sovietica lanciò Vostok 1, con a bordo di Yuri Gagarin: il primo uomo in spazio.

Valentina Tereshkova (blog.sciencemuseum.org.uk)

L’anno seguente, nel 1962, i sovietici lanciarono un programma per la nuova Vostok dove reclutarono 50 persone come cosmonauti, tra cui cinque donne. Di queste cinque donne, una sarebbe stata scelta come prima donna nello spazio. Il candidato in questione non doveva essere necessariamente un pilota ma, una volta atterrato nell’atmosfera sarebbe stato espulso dalla navicella e avrebbe dovuto fare un atterraggio su terra con il paracadute. Nonostante ci fossero candidate più qualificate di lei a livello formativo, la sua abilità e passione per i lanci con il paracadute la fecero rientrare tra le 5 donne selezionate.

Il 14 giugno 1963, Vostok 5 fu lanciato nello spazio con il cosmonauta Valeri Bykovsky a bordo. Due giorni dopo, il 16 giugno, venne lanciato nello spazio Vostock 6 con a bordo Valentina. Le due astronavi avevano orbite diverse ma a un certo punto si trovavano a meno di tre miglia l’una dall’altra, consentendo ai due cosmonauti di scambiarsi brevi comunicazioni. E’ stato un risultato epico! Tereshkova non solo è diventata la prima donna nello spazio, ma con un solo lancio ha anche registrato più tempo di volo di tutti i precedenti astronauti americani messi insieme (70.8 ore nello spazio con 48 orbite della Terra). Durante la sua permanenza nello spazio eseguì esperimenti volti a valutare gli effetti della microgravità e dello spazio sul corpo umano e scattò foto che aiutarono a identificare gli aerosol nell’atmosfera.

Sfortunatamente, il suo atterraggio non è stato regolare: quando è stata espulsa dalla capsula, Tereshkova era affamata e disidratata e con ferite dolorose causate dall’equipaggiamento che la tennero legata per tre giorni di fila.  Quando venne espulsa dalla navicella stava per finire in un grande lago, ma fortunatamente una forte corrente d’aria la spostò e la fece atterrare sulla battigia sicura.

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La storia di Valentina Tereshkova

Questo fu il suo primo ed ultimo volo, Tereshkova ha continuato a studiare ingegneria presso l’Accademia Aeronautica Zhukovsky, ottenendo il suo dottorato. Diventò anche un politico di primo piano, prestò servizio in consigli internazionali, parlò a conferenze internazionali, svolse un ruolo critico nelle questioni socialiste femminili, e ricevette il più alto onore dell’URSS, la medaglia Eroe dell’Unione Sovietica, insieme a molti altri premi. Il suo ritorno sulla terra non fu però tutto onore e gloria, perché dovette combattere il pregiudizio di genere dei funzionari dell’Air Force e difendersi dalle accuse infamanti che la dipingevano come un’incompetente ed insubordinata.

Si sposò con il cosmonauta Andrian Nikolayev, in una cerimonia sontuosa presieduta dallo stesso Chruscev. Il matrimonio non fu per niente felice ed infatti quando Tereshkova incontrò il medico Yuliy Shaposhnikov se ne innamorò. Decise di divorziare e risposarsi, quando il suo secondo marito si ritirò in una piccola casa alla periferia di Star City. Per le Olimpiadi invernali di Sochi 2014 la cosmonauta russa ha partecipato alla cerimonia di apertura insieme ad altre 7 personalità russe, sventolando la bandiera olimpica.

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