Recensione

Floracult colora Aprile: lo zampino della Natura ovunque

Floracult è uno spazio piacevole, il luogo ideale in cui perdersi e ritrovarsi, e infine da cui uscire con una carriola di fiori

Carriole di fiori – PhotoCredit: Emanuela Gizzi

Una scatola cinese

Le manifestazioni come Floracult nascono per la passione di qualcuno: non sono idee appese a un filo e che restano tali perché una collocazione non la trovano o non ce l’hanno. Anzi, questo appuntamento è un vero e proprio trend. Di quelli che generano dipendenza.

Ogni anno ci torno perché è come stare nel verde del verde di un luogo verde. Immaginiamo una superficie di 14.984 ettari di terreno, animali selvatici che lo vivono, trekkers che ne fanno il proprio punto di interesse, un Ente che ne è custode. Stiamo camminando nel Parco di Veio, a Nord di Roma. Immaginiamo, ora, una grande proprietà, una terra messa a coltura, pascoli che scorrazzano, disegni sull’erba, un torrente, il Crèmera, che lo attraversa e qualche cimelio etrusco che ne definisce la storia. Siamo sempre nel Parco di Veio ma dentro la Tenuta I Casali del Pino. E adesso immaginiamo che dentro questa proprietà privata, si sviluppi una terrazza all’aperto, con tutti i suoi spazi, laboratori, idee, progetti, e tanti, tantissimi fiori. Siamo dentro FloraCult.

Tenuta Casale dei Pini – PhotoCredit: Emanuela Gizzi

Uno spazio rivolto alla cultura del verde è quanto di più sano e coraggioso si possa pensare per contrastare chi invece il mondo lo deturpa. E mentre l’immondizia divampa, qui, in questo piccolo giardino di architetture floreali si pensa alla bellezza, alle tradizioni, all’arte.

La terra tra le mani

I fiori sono un linguaggio che appartiene a tutti. Come la musica. Sono una malattia sacra, un vero e proprio stile di vita. E il giardinaggio la formula necessaria perché i fiori si diramino. Ma non chiamiamolo hobby per favore. Il giardino non è un passatempo. È un lavoro piuttosto faticoso, fisicamente, e -anche se spesso coincide con la parola rurale- è la mente a farsene carico, generando ricchezza al corpo. La terra tra le mani, l’odore acre e poi dolce, la consapevolezza di esserne i custodi porta a sviluppare un senso di appartenenza verso quei fiori acquistati e messi a dimora. È una bella appartenenza. Un modo per concentrarsi, per pensare, evadere dai rumori della strada, dalle voci e dalle cose pesanti. Fare giardinaggio è come creare leggerezza.

Fiori aranciati – PhotoCredit: Emanuela Gizzi

Al FloraCult si trovano tante varietà diverse di piante, colori che non stanno nemmeno sulla tavolozza di un pittore. E ci sono oggetti di riciclo, mostre e laboratori che riguardano la Natura e il Verde, arti di tutti i generi messe a disposizione dei fiori, consigli di esperti per chi volesse addentrarsi nella botanica. E molto altro.

Una passeggiata che vale sempre il biglietto

Della stessa autrice:

Recensione: Un tè con le farfalle senza farfalle

Sul Crèmera

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La giornata mondiale dell’Acqua sul Tevere

 

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