Una famiglia a cui la storia ha attribuito gli atti più osceni e brutali. I Borgia, accusati, di incesti, omicidi, tradimenti e molto altro, sono tra le famiglie che hanno fatto la storia del nostro Paese e della Chiesa Romana. La famiglia Borja affonda le proprie radici in Spagna, più precisamente a Valencia.
Il primo membro della famiglia a conquistare il papato è stato l’arcivescovo Alfonso Borgia, nel 1455, meglio noto come Callisto III. Arrivato in Italia con lo zio papa, Rodrigo Borgia, spicca subito per le sue abilità strategiche. Rodrigo sarà, infatti, colui che salirà al trono di Roma succedendo allo zio e prendendo il nome di Alessandro VI, nel 1492. La sua elezione non è stata certamente limpida, soprattutto per via della lotta al papato iniziata già in precedenza con Giuliano della Rovere.
Alessandro VI desterà scandalo da subito riconoscendo i suoi 5 figli e non facendo nulla per nascondere la relazione con Giulia Farnese. Tra i suoi figli la storia ricorda in modo particolare Lucrezia e Cesare, rinominato da Niccolò Macchiavelli il Valentino.
Cesare Borgia, il Valentino, secondo Niccolò Macchiavelli sarebbe stato il principe ideale per unificare l’Italia. Macchiavelli ammirava tanto Cesare Borgia, da ispirarsi proprio a lui per realizzare la sua opera Il Principe.
Cesare Borgia a 18 è stato vestito con l’abito da cardinale direttamente dal papa, suo padre. Ma la vera passione di Cesare era unificare il paese che amava e sentiva la sua patria: l’Italia. Questo sogno lo ha indotto a rinunciare alla carriera ecclesiastica andando, inizialmente, anche contro le volontà del padre. Una volta tolti gli abiti da Vescovo, Cesare è divenuto il condottiero di cui tutti gli storici dell’epoca parlano descrivendolo come un uomo crudele, spietato e molto triste. Ma anche questa descrizione per certi versi è stata poi smentita: Cesare Borgia non ha mai commesso omicidi per mano sua, oltre ai morti in battaglia. Ma questo non lo scagiona dall’aver commissionato molti assassini tra cui quello del marito dell’amata sorella Lucrezia, Alfonso duca di Bisceglie.
Cesare, finanziato dal papa suo padre, e certo delle proprie capacità di condottiero avvierà una guerra che sconvolgerà le signorie dell’Italia centrale. Nelle sue battaglie, il Valentino fece uso anche di molte delle armi da guerra progettate da Leonardo da Vinci all’epoca ancora sconosciuto. Durante la sua battaglia Imola, Forlì, Urbino e Rimini, sono stati riunificati e guidati da Cesare Borgia.
Una volta riunite tutte le signorie del centro Italia sotto la propria ala e controllo, Cesare Borgia si rivelerà un principe abile e capace di farsi amare e rispettare dai propri sudditi. I territori sotto il suo controllo saranno organizzati con giustizia, proprio come immaginato da Macchiavelli.
Uomo valoroso, capace e giusto, dunque, anche se spesso la storia lo ha macchiato di reati assai gravi. Cesare Borgia era raffigurato anche come un uomo infelice e spesso fragile, soprattutto quando si trattava della famiglia e della sua appartenenza all’Italia messa in discussione. Il grande condottiero, però, è stato abbattuto da una delle situazioni peggiori che un figlio possa vivere: la morte del padre. Quando il papa Alessandro VI viene a mancare, Cesare perde la propria retta via.
Arrestato fuggirà cercando rifugio presso il cognato Re di Navarra. È proprio in questo momento, e lottando per il cognato che il grande condottiero perde la vita. Secondo le cronache dell’epoca, Cesare Borgia è morto lottando proprio in nome del Re di Navarra lanciandosi da solo contro decide di soldati.
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