Il ragazzo selvaggio (L’enfant sauvage) è un film che risale al 1970 di e con François Truffaut. Le riprese del film hanno avuto inizio nel 1969 per poi essere proiettato al pubblico nel 1970. La particolarità e l’importanza di questo film proviene dalla storia che narra. La pellicola, infatti, si ispira ad una storia realmente accaduta che ha influenzato diversi correnti psicopedagogiche attuali. Il protagonista della storia è Victor dell’Aveyron, raccontata da colui che lo ha seguito in questa avventura: il medico, pedagogista ed educatore francese Jean Itard, padre della pedagogia speciale.
Nel 1800 un gruppo di cacciatori che si era addentrato nelle foreste del dipartimento francese dell’Aveyron, trova un bambino. Il bambino è completamente nudo, sporco, allo stato brado. Avendo destato l’interesse dei cittadini del paese, il piccolo è stato rinchiuso in un pollaio e tenuto come attrazione per i curiosi. Il ragazzo però ha un comportamento estremo, violento: morde e graffia chi tenta di avvicinarsi, cosa che non permette di comunicare con lui. Quando la storia del ragazzo selvaggio si diffonde nella zona, fino a raggiungere Parigi, viene presa una decisione drastica: Victor viene rinchiuso nell’Istituto per Sordomuti. Nell’istituto operano un team di psichiatri e psicologi, che giungono alla conclusione che il ragazzo presenta un completo ritardo mentale sul quale è impossibile tentare alcun approccio.
Solamente un medico rifiuta di darsi per vinto: Jean Itard, difatti, è convinto che la tesi dei colleghi sia superficiale e che con un attento processo rieducativo il ragazzo possa recuperare. Per poter operare al meglio delle possibilità, Itard decide di condurre il percorso rieducativo del ragazzo a casa propria. Il medico inizia prendersi cura di Victor, cercando, innanzitutto, di reinsegnargli un modo di vivere più consono alla società e meno selvaggio. Aiutato dalla sua governante, Madame Guérin, affronteranno ogni istante ed ogni novità con un occhio educativo, rendendo ogni momento un processo di apprendimento. Il processo di reinserimento è un cammino lungo e tortuoso, influenzato anche dalla voglia di libertà di Victor, particolarmente attratto dalla foresta e dalla luna…
Il film, soprattutto nell’epoca in cui è stato reso pubblico, è stato oggetto di particolari discussioni, talvolta ancora in essere. La pedagogia speciale, tutt’ora, resta per molti un ambito ignoto. Riprendere in mano materiali di questo tipo per soffermarsi su u tema così delicato, potrebbe essere un valido supporto riflessivo. Riflessione assai importante in momenti storici delicati come il nostro!
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