Della serie meglio tardi che mai, finalmente l’ho letto anche io! Moby Dick di Herman Melville. Un grande classico della letteratura, un libro storico di cui si ancora oggi si parla molto ma che con le sue 712 pagine non sempre invoglia alla lettura! Quindi si posticipa, si posticipa e non si legge mai! Poi succede che riprendi a correre, ma lo fai al chiuso perché è inverno, e scopri la meravigliosa invenzione degli audiolibri! Quindi compri i libri che non hai mai avuto il coraggio di affrontare perché troppo grandi! Pubblicato nel 1851, è considerato il capolavoro di Melville e uno dei più noti libri della letteratura americana e mondiale.
A raccontarci la storia è Ismaele direttamente, che si imbarca come marinaio assieme a un ramponiere indiano sulla baleniera Pequod. La voce narrante mi fa conoscere piano piano i vari protagonisti, tra cui il capitano della nave, Achab. Questo viene descritto come un personaggio cupo che incute rispetto e timore nei suoi uomini. La sua caratteristica principale è la caccia alla Balena bianca, caccia che gli ha già causato la perdita di una gamba. Il suo scopo è vendicarsi a qualunque costo.
L’autore ci fa vivere questa caccia con lui, l’attesa della battaglia con quel terribile cetaceo che sfugge a chiunque tenti di catturarlo. Queste attese saranno accompagnata da una serie di meditazioni su argomenti diversi, scientifiche, religiose, filosofiche e artistiche, all’interno della struttura del romanzo d’avventura per mare. Viaggiamo con Achab lungo l’immenso oceano, con i suoi mostri e le sue profondità, si erge in tutta la propria potenza e imperscrutabilità. Cosa può mai fare l’uomo se non contrapporgli una fragile esistenza, oscillante tra le onde.
Poi arriva l’incontro tra i due rivali, chi vincerà? Moby Dick riuscirà a scappare anche questa volta? Distruggerà la baleniera? Achab riuscirà con il suo arpione a sconfiggere il suo nemico, in questa che avventura folle e ambiziosa? Qui mi fermo! Lascio a voi scoprirlo! Vi posso dire che in anni di sentito dire credevo che la storia finisse diversamente, chissà perché! Delusa? No per il libro, forse nelle aspettative sbagliate che mi ero fatta io, senza fondamento però!
Di film tratti da Moby Dick ne sono stati sfornati molti nel corso del tempo, un classico che più volte si è prestato alla trasposizione cinematografica e non solo. A partire dal 1926 con Il mostro del mare di Millard Webb, si passa per il film di Lloyd Bacon del ’30, quello di Michael Curtiz del 1931, per arrivare al film MobyDick, la balena bianca di John Huston del 1956. Si fa un salto fino agli anni ’90 con Pagemaster – L’avventura meravigliosa di Joe Johnston, fino alle uscite più recenti del 2010 con Moby Dick di Trey Stokes e in fine Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick (In the Heart of the Sea) di Ron Howard del 2015.
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