È stato ritrovato a largo della costa della Bulgaria, nelle profondità del Mar Nero, il relitto più antico del mondo. La nave greca ha più 2400 anni ed è perfettamente conservata.
Un ritrovamento questo di notevole importanza, si stima infatti che la nave greca risalga introno all’anno 400 a.C. È stata ritrovata nelle profondità del Mar Nero, a circa 80 km dalla costa bulgara, era adagiata a 2 mila metri di profondità e gli archeologi l’hanno definito il relitto di un naufragio più antico del mondo.
Non si sa quel sia stato il motivo, ma la nave affondò. Si pensa si trattasse di una nave mercantile greca naufragata circa 2400 anni fa ma che ancora si conserva straordinariamente bene con i suoi alberi, timoni e banchi di voga ancora al loro posto.
“Una nave che sopravvive intatta dal mondo classico, situata in oltre 2 km di acqua, è una cosa che non avrei mai creduto possibile”, così ha affermato il professor Jon Adams, il principale ricercatore del Black Sea Maritime ArchaeologyProject (MAP). “Questo cambierà la nostra comprensione della costruzione navale e della navigazione nel mondo antico”.
La scoperta di questa barca di 23 metri è stata fatta da un Remote Operated Vehicle (ROV) gestito dal Progetto Archeologico Marittimo del Mar Nero (MAP) che, secondo quanto riporta The Guardian, ha già ritrovato oltre 60 relitti storici durante un rilevamento triennale del Mar Nero. Una flotta di cosacchi del XVII secolo, navi mercantili romane, navi risalenti ai periodi ottomano e bizantino ed infine il ritrovamento di questa nave greca conservata in ottime condizioni.
Oltre alla struttura dell’imbarcazione perfettamente mantenuta, il ROV ha scoperto anche alcuni esempli di ceramica greca. Il vaso in ceramica raffigura una scena leggendaria: l’eroe Odisseo legato all’albero della sua nave, mentre salpava davanti a tre mitiche sirene la cui irresistibile melodia conduceva i marinai alla morte. Odisseo, assicurato con strette corde all’albero, poté ascoltare la melodia mortale delle sirene senza rischiare la vita.
E’ molto raro ritrovare navi in fondo la mare perfettamente conservate, spesso proprio queste condizioni apportano maggiore degrado ai relitti. Il ritrovamento di questa nave è dunque una grande scoperta, ma non è un caso che abbiamo mantenuto il suo aspetto intatto. Infatti l’insolito ambiente fisico e chimico del Mar Nero ha giocato a suo favore. Le sue acque profonde non si mescolano con gli strati superiori di acqua che ricevono ossigeno dall’atmosfera. Di conseguenza, oltre il 90% del volume di acqua nelle profondità del Mar Nero è quasi completamente privo di ossigeno, questo ha contribuito a preservare la nave.
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