“Photos for Life” alla Galleria Russo di Roma le foto di Enrico Vanzina

Photos for Life, la mostra fotografica di Enrico Vanzina

Si è tenuto ieri sera, giovedì 11 aprile alle ore 18:00, alla Galleria Russo in via Alibert n. 20 a Roma, l’atteso vernissage della mostra “Photos for Life” in cui il noto sceneggiatore e scrittore Enrico Vanzina ha presentato 30 sue fotografie, i proventi della cui vendita saranno devoluti per l’acquisto di un manometro ad alta risoluzione per l’unità complessa di gastroenterologia del Policlinico Universitario Umberto I°-Università La Sapienza diretta dal prof. Salvatore Cucchiara. Al vernissage ha fatto poi seguito un’elegante light dinner al Bar Bacharach & Bistrot dell’Elizabeth Unique Hotel, raffinato e prestigioso boutique hotel nel centro di Roma in via delle Colonnette, 35 alle ore 21:00. L’evento conferma e rafforza lo stretto legame di collaborazione tra la Galleria d’Arte Russo che espone nei suoi eleganti spazi dal moderno design la particolare mostra che vede Enrico Vanzina in una nuova veste, quella di fotografo.

Moltissimi gli ospiti intervenuti, personaggi della stampa e del mondo dello spettacolo presenti per testimoniare e condividere questo importante progetto di concreta solidarietà, che renderà migliore la vita di molti piccoli pazienti. “Enrico Vanzina fotografo è una vera rivelazione – ha affermato il noto scenografo Gaetano Castelli che ha così proseguito – “Enrico cammina in bilico sul margine del mondo, fra un cielo intenso come l’azzurro di Yves Klein e il giallo dorato del deserto egiziano che presto si trasformerà nella polvere di stelle della fantasia”.

Photos for Life di Enrico Vanzina

Enrico: sceneggiatore, produttore cinematografico, giornalista e scrittore italiano

Figlio del grande Steno (Stefano Vanzina, 19 gennaio 1917 – 13 marzo 1988, regista, sceneggiatore e vignettista italiano, tra i padri della cosiddetta “Commedia all’italiana”) Enrico, classe 1949, è sceneggiatore, produttore cinematografico, giornalista e scrittore italiano. Vive e cresce a stretto contatto con il mondo del cinema, sin dalla nascita. Si laurea nel 1970 in Scienze Politiche alla Sapienza di Roma. Nel 1972 il padre lo vuole al suo fianco come aiuto regista e, a partire dal 1976, inizia a scrivere sceneggiature, collaborando con i maggiori esponenti del cinema italiano.

In quarant’anni nel cinema, è stato autore di oltre cento sceneggiature. Nel corso degli ultimi trent’anni ha firmato, insieme al fratello Carlo, (prematuramente scomparso l’8 luglio dello scorso anno) alcuni dei più grandi successi di botteghino del cinema italiano, realizzando anche molte fiction televisive di successo. Ha vinto molti premi tra i quali una Grolla D’oro, il premio De Sica, il premio Flaiano, il Nastro d’argento, il premio Charlot, il Telegatto e il Premio America della Fondazione Italia USA. Ha inoltre prodotto molti programmi televisivi, autore anche di commedie teatrali. Oggi è considerato uno dei massimi esponenti della commedia all’italiana, autore di film di enorme successo di pubblico.

Photos for Life di Enrico Vanzina

Scattate in posti diversi del mondo e ispirate a grandi registi, le fotografie di Vanzina, come lui stesso ricorda, “nascono in maniera del tutto casuale. […] cercando di riprodurre proprio lo sguardo dei miei famosissimi colleghi. In una strada di Parigi mi veniva in mente Francois Truffaut, a Berlino Wim Wenders, a Madrid Pedro Almodovar, a New York Woody Allen o Andy Warhol. Non sono delle copie, sono delle fotografie à la manière de, frammenti di fantasia ispirati alla fantasia di altri. Immaginiscattate usando gli occhi degli altri. […] Frammenti di fantasia i quali cercano di ricomporre una porzione della grande tavolozza narrativa con la quale alcuni grandi registi hanno costruito il nostro immaginario collettivo”.

Così visitando la Mostra degli scatti di Enrico Vanzina non si può non restare affascinati da una duna del deserto, dalla sabbia color oro acceso, con lo sfondo azzurro intenso del cielo, chiaro rimando a “Il tè nel deserto” di Bernardo Bertolucci o allo sguardo puntato su Stromboli lontana in un terso giorno d’estate, nel ricordo di “Stromboli (Terra di Dio)” di Roberto Rossellini del 1950, o ad un ombrellone con due sdraio vuote su di una spiaggia della Versilia, con tutto il fascino che produce ancora un film cult come “Sapore di mare” del 1983.

La presentazione a Roma dell’attività fotografica di Enrico Vanzina precede un importante debutto: “Sto lavorando a 2-3 progetti cinematografici-afferma lo sceneggiatore-e probabilmente in uno di questi sarò costretto a fare ciò che non ho mai voluto fare prima: il regista. Mi è stato chiesto. Si dovrebbe fare tutto entro il 2019, uscendo così poi in sala il prossimo anno. Si tratterà del remake di un famosissimo film comico italiano, non posso ancora dire quale, ma è uno di quei titolo che nessun regista farebbe, a tutti tremerebbero i polsi all’idea, a me no”.

Photos for Life di Enrico Vanzina

Un esordio inatteso, questo di Enrico Vanzina regista, in cui però lo stesso tiene a precisare che: “Mio padre mi diceva sempre che la cosa la cosa importante in un film è la sceneggiatura: Difficilmente un bravo regista salva una cattiva sceneggiatura, è sicuramente più facile che una bella sceneggiatura salvi un cattivo regista. Mio fratello Carlo ed io avevamo compiti ben precisi, lui faceva il regista, io firmavo con lui la sceneggiatura, ma so fare la regia, altrimenti, ovviamente, non la farei”.

Tra i prossimi impegni di Enrico Vanzina anche un musical ispirato a “Sapore di mare”, cui anni addietro aveva iniziato a lavorare con Pietro Garinei. Dopo la scomparsa del fratello Carlo, Enrico Vanzina sembra aver voluto raddoppiare i suoi impegni, forse “anche per non riflettere” come afferma, lo sguardo velato di intensa commozione nel ricordo di un Cinema fatto sempre con innata signorilità, buon gusto e dissacrante ironia: “Ho fatto, per tutta la vita, lo scrittore di cinema. Scrivere per il cinema significa leggere la realtà, per poi riscriverla, a forma di storia, usando la fantasia. Tutto sommato la fotografia utilizza lo stesso procedimento di interpretazione del reale. Inizia con uno sguardo, poi si trasforma in scelta, si attua con accorgimenti tecnici e finisce per diventare un frammento di pura fantasia. Non esistono fotografie vere. Ogni immagine, amatoriale o professionale, è sempre e soltanto un punto di vista. Come la scrittura”.

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