Libri

State leggendo meno libri del solito? La colpa probabilmente è di Netflix

Se state impiegando più tempo del normale a leggere un libro, la colpa probabilmente è di Netflix!

Meno libri, più serie

La febbre da serie ormai ha contagiato tutti, un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più grazie anche alle numerose offerte proposte da piattaforme come Netflix, per la visione di programmi online. La dipendenza da show televisivi, mi riferisco in particolar modo alle serie tv, ha iniziato ad influenzare anche i rapporti sociali monopolizzando le conversazioni, e di conseguenza se non si è vista l’ultima stagione di Game of Thrones, per citarne una, ci si sente esclusi dalla discussione.

Netflix. Photo credit: freestocks.org by unsplash.it

Questa nuova tendenza però ha contribuito anche ad un calo vertiginoso di lettori, perché il tempo da dedicare ad un libro viene spesso impiegato per guardare un programma tv.

Un nuovo studio ha portato alla luce come le persone trascorrano più tempo online e meno tempo a leggere. I ricercatori hanno preso in esame le tendenze di lettura in Germania, scoprendo che le persone che acquistano libri stanno diventando sempre meno. L’anno scorso, solo il 44% dei tedeschi di età superiore ai 10 (29,6 milioni di persone) ha acquistato un libro. Il numero è diminuito di quasi il 18% tra il 2013 e il 2017 e tra le persone di età compresa tra i 20 e i 50 anni, il calo è stato ancora più grave (dal 24% al 37%).

Leggi anche: I nuovi palinsesti TV negli Usa: navigare tra reboot, remake, revival, spin-off e format

Il motivo di questo calo di lettori è da imputare all’aspetto ludico che forniscono i due tipi di passatempo. Leggere i libri è indubbiamente un passatempo piacevole ma, vista la crescita esponenziale di aziende come Netflix o Amazon, ne viene fuori che le persone preferiscono guardare serie e programmi televisivi. Questo perché leggere è molto più impegnativo che guardare uno schermo dove l’azione si palesa davanti agli occhi senza dover fare il minimo sforzo. Inoltre, come accennato prima, c’è anche il fattore sociale che spinge a guardare l’ultima uscita per non rimanere indietro e per non rimanere escluso dall’interesse generale.

Ma questo frenetico susseguirsi di novità,di serie e programmi pone il libro sotto una confortevole luce. Leggere un libro dovrebbe essere presentato come un’attività rilassante, una sorta di time-out dalla vita quotidiana.

“Le persone desiderano un periodo di sospensione”, ha detto il capo di Boersenverein Alexander Skipis in una dichiarazione che accompagna lo studio, sottolineando che tutti i gruppi di età segnalati hanno un atteggiamento “molto positivo” nei confronti dei libri.

In realtà lo studio precisa che non c’è una vera e propria diminuzione generale della lettura del libro. Sembrerebbe che mentre un minor numero di persone acquista libri, quelli che acquistano ne acquistano più che mai. Il lettore medio ha acquistato 12 libri l’anno scorso, contro gli 11 del 2013. L’importo totale speso è salito da circa 117 euro a 137 euro.

Quindi, mentre il gruppo dei non lettori sta diventando più grande, il gruppo dei lettori si sta facendo sempre più appassionato. Le persone stanno anche trovando modi più creativi ed efficienti in termini di tempo per incorporare la lettura nelle loro vite con e-book, app personalizzate con consigli sui libri, tanti modi per non rinunciare alla lettura andando incontro ai cambiamenti. Anche se l’odore di un libro, lo sfogliare le sue pagine, una bella copertina, sono piaceri insostituibili.

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