CinemaIl set del Gattopardo in 300 immagini

Il set del Gattopardo in 300 immagini

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Inaugurata lo scorso 8 novembre nella Biblioteca centrale della Regione siciliana A. Bombace  in via Vittorio Emanuele, 429 a Palermo, la mostra “Il set del Gattopardo in 300 immagini”, sarà visitabile gratuitamente dal 17 al 22 giugno p.v. nella Biblioteca del Senato, in Piazza della Minerva, a Roma.

Il set del Gattopardo
Il Gattopardo

Il set del Gattopardo in 300 immagini

L’iniziativa è organizzata dalla Biblioteca centrale della Regione siciliana, da BCsicilia, dal Centro studi La Donnafugata del Gattopardo, in collaborazione con l’Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana, il Dipartimento Regionale Beni Culturali e il Comune d Palermo. Sono previsti interventi di Gianni Marilotti, Presidente della Commissione per la Biblioteca e l’Archivio del Senato, del Senatore Fabrizio Trentacoste, di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, di Giuseppe Cusmano, Presidente del Centro Studi “La Donnafugata del Gattopardo” e di Gioacchino Lanza Tomasi, musicologo e figlio adottivo del Principe di Lampedusa.

Il set del Gattopardo

Il set del Gattopardo in 300 immagini: a 60 anni dalla pubblicazione del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, la Biblioteca del Senato ospiterà 300 foto per raccontare il film capolavoro di Luchino Visconti. Alle ore 19.00, nel Chiostro dei Frati della Basilica di Santa Maria sopra Minerva la Banda Musicale ACAM Giuseppe Verdi di Ciminà eseguirà brani del film “Il Gattopardo”. L’ingresso è libero. La mostra Il set del Gattopardo in 300 immagini racconta i novanta giorni di lavoro per la realizzazione del Film Il Gattopardo a Ciminna, trasformata nella Donnafugata di metà Ottocento. I backstage della lunga avventura che coinvolse la piccola comunità in quello che sarebbe stato un capolavoro della cinematografia italiana. L’esposizione, realizzata da BCsicilia e dal Centro studi “La Donnafugata del Gattopardo”, è la più grande mostra fotografica dedicata al film capolavoro di Luchino Visconti. I ventisei pannelli, di mt. 3,05 x 1,75, accolgono il materiale, in gran parte inedito, recuperato attraverso un lungo lavoro in giro per l’Italia, con i “fuori scena” della Titanus (oggi Repoters-Associati).

Il set del Gattopardo
Il Gattopardo

La mostra fotografica segue un itinerario ben preciso, iniziando proprio dai primi sopralluoghi del patron della Titanus Golfredo Lombardo, il fotografo di scena Giuseppe Rotunno e Gioacchino Lanza Tomasi, per la costruzione del set dell’immaginaria Donnafugata: il palazzo del principe, la balconata della piazza, il palazzo municipale, la casa Sedara, la pavimentazione con ciottoli della piazza, e i primi arrivi a Ciminna di alcuni attori (Paolo Stoppa, Rina Morelli e Claudia Cardinale). Inoltre la mostra mette in evidenza l’ingresso in paese della famiglia Salina, il corteo, il canto del Te Deum all’intero della matrice dedicata a Santa Maria Maddalena.

Il set del Gattopardo

Nella seconda parte, la mostra espone una serie di foto che riguardano la vita del Principe e del popolo di Donnafugata attraverso le immagini del canto della Bella Gigogin, il corteo, il plebiscito, l’arrivo e la partenza del Conte Chevalley e alcune scene riguardanti la figlia del sindaco, Angelica interpretata dall’attrice Claudia Cardinale. Alcuni pannelli sono dedicati alle due scene esterne nelle campagne di Donnafugata riguardante la caccia del Principe insieme con Ciccio Tumeo. Infine la mostra riserva al visitatore una sezione di backstage, con i fuori scena del film dove si scorge il regista Luchino Visconti “spiegare” a Burt Lancaster come aggredire Ciccio Tumeo, lo stesso Visconti che spruzza sul viso di Rina Morelli, nelle vesti della Principessa Maria Stella Salina, moglie di don Fabrizio, del borotalco per far apparire ancora più “realistico” il lungo viaggio in carrozza della Famiglia per raggiungere Donnafugata o la famiglia Salina nella chiesa madre di fronte una miriade di riflettori e operatori.

Il set del Gattopardo

Inoltre una serie di foto di scena delle riprese che mostravano soprattutto il frenetico impegno di Sedara a favore dell’annessione, ma che successivamente furono tagliate dal regista. Altre foto riguardano il grande lavoro che si svolgeva dietro le cineprese e la quantità di persone che partecipavano a vario titolo come comparse, truccatrici, fotografi, elettricisti, ecc. Tutti momenti di una grande avventura di cui non vi sarà mai traccia sul grande schermo.


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