Seconda edizione di NapoliCittàLibro
Dopo il debutto nel 2018, NapoliCittàLibro rinnova il suo appuntamento con una seconda edizione all’insegna della cultura e della tradizione umanistica e intellettuale.
NapoliCittàLibro, il Salone del Libro e dell’Editoria di Napoli torna dal 4 al 7 aprile 2019 arricchita da format e nuovi contenuti, ospitando libri e incontri nella suggestiva antica fortezza di Castel Sant’Elmo, al Vomero.
La Donna Napoletana divisa per quartieri e impronte labiali di Salvatore Pica
Ad aprire le danze di questa seconda edizione, giovedì 4 aprile 2019 ore 16.00, sarà la presentazione del libro La Donna Napoletana divisa per quartieri e impronte labiali di Salvatore Pica, nuova edizione con testo inglese a fronte, con la prefazione di Gaetano Gravina e traduzione di Rossella Patruno. Alla presentazione insieme all’autore Salvatore Pica interverrà Jean-Noël Schifano e la psicologa Maria Albergamo.
Dopo l’infanzia trascorsa a Pignasecca, Pica inizia la sua carriera nel mondo del design, del teatro d’avanguardia, dell’arte moderna e tra le feste alla factory di Andy Warhol che lo fotografò insieme ad altri personaggi noti della città per le sue Napoliroid. Il suo nuovo libro edito da Colonnese Editore è una raccolta erotico-sociale di racconti nei quali la donna napoletana regna come protagonista indiscussa, connotata, nelle sue mille sfaccettature, dai quartieri di provenienza.
Le Camille, ragazze di Via dei Mille, continuano a difendere strenuamente il titolo di “più pericolose per l’uomo” e sono quelle dalle quali gli altri esemplari femminili devono necessariamente guardarsi.
Le vomeresi restano vincolate al loro quartiere “senza storia”, proiettate esclusivamente verso tutto ciò che è appagante e scintillante, al tempo stesso permeate di pragmatismo e concretezza.
Le donne di Fuorigrotta sono le stoiche lavoratrici dall’animo intriso di valori proletari e le puteolane, veraci, passionali e sanguigne, vantano un’emblematica rappresentante: Sophia Loren.
Dinanzi a figure femminili così spiccatamente particolareggiate, dipinte con i colori vivaci e diversi che le caratterizzano in ogni retaggio, c’è l’uomo. Il maschio. A tratti predatore, forse più spesso inconsapevole preda, quasi sempre vittima di un gioco che non sempre riesce a comprendere.
Un delicato manuale partenopeo, un modello di vita e di pensiero dove donne e uomini si comprendono, con animo allegro e ripulito da ogni doppiezza, in una città in cui la figura della coppia, ovvero due persone che camminano fianco a fiano, è ormai svanita nell’orizzonte urbano.
Ad impreziosire il volume le impronte sensuali e scarlatte di labbra femminili, che fanno bella mostra a inizio di ogni capitolo.
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