MostrePaolo Grassi, una mostra lo ricorda a Martina Franca

Paolo Grassi, una mostra lo ricorda a Martina Franca

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Io sono nato a Milano… ma sento questo cordone ombelicale con la gente del Sud. Ogni qualvolta cerco di guardarmi dentro, rivedo le querce, i fichi, i sassi delle Murge: ho un amore enorme per la terra dei miei avi, per i costumi semplici dei contadini meridionali. Mi ci rituffo, ogni volta che posso, con l’idea di tornare a casa, anche se la mia casa a Milano; anzi, anche se la mia casa è l’Europa”.
Quarant’anni di palcoscenico – a cura di Emilio Pozzi – Mursia, Milano 1977.

I cento anni dalla nascita di Paolo Grassi sono la migliore occasione per riflettere sulla sua straordinaria figura che fu allo stesso tempo di intellettuale, di massimo organizzatore di cultura e spettacolo in Italia, ma anche di ispiratore delle più giovani generazioni sulle funzioni della cultura e sulla passione civile. Il progetto “1919-2019 Paolo Grassi 100 a Martina Franca”, realizzato dalla Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca da luglio a ottobre 2019, con il supporto di Giovanni Soresi, vuole essere innanzitutto una testimonianza delle sue idee e del suo modo di fare: dalla necessità del teatro come funzione civile e come servizio pubblico, portata avanti con Giorgio Strehler e Nina Vinchi al Piccolo Teatro (1947-1972), alla difesa di una musica alta e partecipata negli anni trascorsi come sovrintendente del Teatro alla Scala (1972-1977), al ruolo formativo e informativo della produzione culturale rivendicato negli anni della Presidenza Rai (1977-1980), al sostegno intelligente e creativo al Festival della Valle d’Itria nella sua Martina Franca (dal 1975 alla morte avvenuta a Londra il 13 marzo 1981). 

paolo grassi
Paolo Grassi

Paolo Grassi, nato a Milano il 30 ottobre 1919 da famiglia originaria di Martina Franca, ha dedicato tutte le sue energie al teatro, inventando il ruolo che oggi chiameremmo di “manager della cultura”, ma che Gramsci definì “intellettuale organico”, portatore cioè di un pensiero e di un’azione in grado di trasformare gli uomini e la società. L’idea di partenza per le attività in programma è quindi di genuina ispirazione “grassiana”: non realizzare manifestazioni commemorative ma sfruttare la doverosa celebrazione per far rivivere il pensiero e l’azione di Grassi – il suo modello di coraggio e responsabilità, le modalità con cui modulava i rapporti tra spettacolo, cultura e vita civile – per farli conoscere soprattutto ai giovani e per rinnovare l’importanza della sua lezione. Un’attenzione particolare sarà riservata alla formazione del pubblico, degli operatori culturali e dei giovani e, nel ricordo dei progetti “Teatro-Scuola” inventati da Paolo Grassi, verranno svolte iniziative nelle scuole del territorio col coinvolgimento degli studenti tramite incontri, discussioni e social network.

 La mostra a Palazzo Ducale Paolo Grassi: Senza un pazzo come me, immodestamente un poeta dell’organizzazione (4 luglio-30 settembre) e un’installazione audiovisiva (4 luglio – 4 agosto), collocata sempre all’interno del Palazzo Ducale, faranno rivivere le tappe principali della vita di Grassi, proponendo in loop documenti audio-visivi d’archivio relativi alla sua attività presso il Piccolo Teatro, il Teatro alla Scala, la Rai e il Festival di Martina Franca, con l’obiettivo di rendere tangibile l’intensità operativa e l’attualità delle sue idee, in funzione di capolavori messi in scena sui palcoscenici di tutto il mondo.  L’insegnamento e l’amore di Grassi per il teatro saranno rivissuti il 30 ottobre – giornata finale dei festeggiamenti in occasione dell’esatta data di compleanno – in una lezione-spettacolo di Giovanni Soresi dal titolo “La passione teatrale”, attraverso un dialogo immaginario tra Grassi e Strehler scritto montando brani estratti da libri, interviste, lettere di questi due grandi uomini di spettacolo uniti da uno straordinario sodalizio ideale e di vita.  Grassi è stato anche uomo di libri, di lettere e di conservazione della memoria: questo impegno verrà ricordato (30 luglio) in una giornata di studi, intitolata I libri di Paolo Grassi, partendo dal lavoro di ricerca svolto da Michele Balistreri sull’archivio e sul Fondo Grassi-Vinchi della Bibliomediateca della Fondazione.

Paolo Grassi
3 marzo 1976: Grassi e la regina Elisabetta II al Covent Garden di Londra in occasione della tournée della Scala

“Paolo Grassi… senza un pazzo come me, immodestamente un poeta dell’organizzazione…”: è questo il titolo della mostra dedicata, a cent’anni dalla nascita, a Paolo Grassi (Milano, 30 ottobre 1919 – Londra, 14 marzo 1981). L’esposizione, già ospitata dal 26 gennaio al 24 marzo a Palazzo Reale di Milano,  sarà riproposta dal prossimo 4 luglio sino al 30 settembre nella Sala Consiliare del Palazzo Ducale di Martina Franca (TA), città natale di Grassi.

Curata da Fabio Francione, promossa dal Comune e dalla Fondazione Paolo Grassi, espone le tracce di un singolare meneghino d’origini pugliesi.

Grassi, una vita per il teatro, condivisa con quel genio di Giorgio Strehler. Anche lui era un genio, proprio con quel briciolo di follia. Del resto “dall’uomo al vero uomo, la strada passa per l’uomo pazzo” (Foucault). Paolo Grassi univa estro e pragmatismo. Aveva un talento unico come organizzatore, produttore, uomo di macchina. Nascosto dietro le quinte, sapeva confezionare, meglio di chiunque altro, l’inestimabile prodotto artistico che è il teatro. Di lui ci parla la figlia Francesca, classe 1950, presidente del Comitato esecutivo della Fondazione e coordinatrice della mostra.

Paolo Grassi
Giorgio Strehler, Paolo Grassi e Nina Vinchi

All’evento, in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi – la voce della cultura di Milano e la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, prenderanno parte Franco Ancona, Sindaco di Martina Franca, Franco Punzi, Presidente del Festival della Valle d’Itria, Francesca Grassi della Fondazione Paolo Grassi di Milano, Fabio Francione, curatore della Mostra. Coordina Antonio Scialpi, assessore alle Attività Culturali

A 100 anni dalla nascita di Paolo Grassi, la Fondazione, che porta il suo nome, ha avvertito l’esigenza di convogliare, dopo un lavoro durato dodici anni, l’intera ricerca sulla sua figura in una mostra dal carattere documentale e performativo in cui tutte le arti venissero rappresentate secondo un dettato esplicitato da Grassi.

Con la nostra Città Paolo Grassi ha avuto nel tempo una relazione prediletta ed affettuosa per via delle sue origini familiari. A Martina, dal 1975 in poi con la fondazione del “Festival della Valle d’Itria”, manifestazione musicale di eccellenza in Italia e in Europa, ha dato un notevole contributo culturale per gli eventi del Festival, per lo storico Premio di poesia “Martina Franca” e per altri eventi, quali la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel 1980. E’ stato cittadino onorario di Martina e a lui è intitolata la Fondazione che organizza il Festival della Valle d’Itria. Questa mostra rende omaggio  alla sua attività  di organizzatore culturale e di uomo di talento che ha diretto e fondato, con Giorgio Strehler e altri,  il primo teatro pubblico in Italia, il Piccolo Teatro di Milano, ha dichiarato l’assessore Antonio Scialpi.

Paolo Grassi
Richard Burton, Elizabeth Taylor, Franco Zeffirelli e Paolo Grassi

La mostra, si aprirà con un “Prologo familiare”, percorso attraverso immagini di Paolo Grassi e di alcuni capitoli della sua vita privata, e si articolerà in 5 sezioni:

1.Costruzione di un progetto. Paolo Grassi prima di Paolo Grassi 1936 – 1946: sezione prevalentemente documentale con una selezione di libri, lettere, riviste, articoli, locandine, ecc. provenienti da archivi pubblici e privati e una sezione artistica con quadri e disegni della cerchia di artisti che ruotano intorno a Corrente, Palcoscenico,

2. Al Piccolo Teatro con Giorgio Nina e gli altri 1947 – 1967 2bis. Un teatro fuori le mura. La direzione solitaria 1967 – 1972: la sezione riguardante i due tempi al Piccolo sarà illustrata nella prima parte dagli spettacoli degli esordi e dalla definizione dei rapporti con il pubblico e la politica e dagli autori simbolo come Goldoni, Brecht, Bertolazzi, Pirandello e la seconda parte, vista anche la coincidenza temporale del cinquantennale degli anni della Contestazione giovanile dalla quale il Piccolo non fu esente, sarà illustrata con materiale inedito;

3. L’opera alla prova dei media e della comunicazione. Gli anni al Teatro alla Scala 1972 – 1977: questa sezione si avvarrà prevalentemente di un’istallazione guidata alla visione dell’Otello e da materiale documentale riguardante i cartelloni operistici, sinfonici e di danza della Piccola Scala che contraddistinsero la Sovrintendenza Grassi;

4. Un riformista alla Presidenza della Rai 1977 – 1980: analisi attraverso carteggi e interventi della Presidenza Grassi alla Rai e il varo della terza rete;

5. Una passione trasversale: l’editoria 1945 – 1981: sezione trasversale in cui verrà evidenziato il lavoro editoriale di Grassi dagli inizi con Le Edizioni di Pattuglia, Poligono, Rosa e Ballo, la collezione teatro Einaudi con Gerardo Guerrieri e il lavoro editoriale con Guazzotti alla Cappelli, e il progetto Electa degli ultimi anni.


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