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VokalFest Junior, due giorni di musica e inclusione

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Per la seconda edizione consecutiva, UniLink ha deciso di sostenere VokalFest Junior, il Festival di musica corale giovanile che vede salire sul palco 400 studenti under18 romani per esibirsi in una due giorni di musica, inclusione e spensieratezza, fra generi diversissimi fra di loro (dalla musica sacra al pop internazionale) e con l’intervento di ospiti come la  Cantoria dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e “Il coro che non c’è” di Dodo Versino. Abbiamo chiesto ad Antonio Tofanelli, direttore operativo Università degli Studi Link, di parlarci del rapporto con questa manifestazione.

L’Università Link ha deciso di promuovere anche questa edizione del VokalFest Junior, che si svolgerà a Roma il 6 e il 7 giugno: cosa vi ha portato a sposare questo progetto?

L’esperienza che abbiamo vissuto lo scorso anno, in occasione della prima edizione del VokalFest Junior, è stata davvero straordinaria. Centinaia di ragazzi e altrettanti spettatori si sono ritrovati, subito dopo la fine del periodo più acuto della pandemia, negli spazi straordinari del nostro Ateneo per condividere un nuovo inizio, per incontrarsi e per confrontarsi nel piacere del canto e di bellissime armonie vocali. Un modo di intendere gli spazi che si avvicina molto alla fruizione dei nostri studenti. Abbiamo voluto quindi replicare l’esperienza anche nel 2023. D’altra parte, si tratta di ragazzi che frequentano gli ultimi anni delle scuole superiori e le porte della Link, per chi di loro vorrà in futuro studiare da noi, sono aperte.

Il Vokalfest si terrà negli spazi esterni della vostra sede romana, che è un palazzo storico molto importante: ne possiamo ricordare la storia?

La sede principale dell’Università degli Studi Link è il Casale di San Pio V, fatto costruire dallo stesso pontefice come sua dimora estiva nel XVI secolo proprio nel punto in cui si incontravano gli acquedotti di Augusto e di Traiano. Dopo Pio V il Casale è appartenuto a diverse famiglie nobili, tra le quali i Chigi, ma è stato anche lazzaretto, scuola di agraria, istituto per i non vedenti. È un luogo di straordinaria bellezza, che lascia senza fiato chiunque lo veda per la prima volta, ma anche chi ci lavora ogni giorno, e che molti ancora non conoscono. Lo scorso anno è uscito un interessantissimo volume edito da Eurilink e curato da Francesco Scoppola e Francesco Siravo, “Oltre il buio oltre la luce”, che ne approfondisce ogni aspetto. Lo consiglio a tutti.

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VokalFest Junior. Foto: Fulvio Pellini

Non è la prima volta che Unilink si unisce ad altri soggetti, pubblici e privati, per promuovere iniziative culturali: ci sono altri progetti in cantiere?

Abbiamo realizzato diverse iniziative con il nostro Municipio, con il Comune di Roma, con le reti di Atenei e con altre Istituzioni pubbliche e private per la promozione di iniziative culturali, sportive e artistiche. Con il Coni, in particolare, abbiamo un rapporto molto forte: non a caso sono venuti a studiare da noi tanti sportivi celebri, tra cui Simona Quadarella, Margherita Panziera e Massimo Stano. Oltre alla mission che ci vede fortemente impegnati nella promozione della cultura, anche attraverso il nostro corso di laurea in Disciplina delle Arti della Musica e dello Spettacolo – DAMS, realizzato in partnership con diversi teatri della capitale, la nostra bellissima sede, il casale di San Pio V, ci permette di organizzare diverse visite guidate e attività culturali. Da settembre ripartiremo con il calendario per il prossimo anno accademico che sarà ricco di nuove attività che ancora non vogliamo svelare!


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