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State leggendo meno libri del solito? La colpa probabilmente è di Netflix

Se state impiegando più tempo del normale a leggere un libro, la colpa probabilmente è di Netflix! Meno libri, più serie La febbre da serie ormai...
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Il finale di Nine Perfect Strangers: la recensione degli ultimi due episodi

Attenzione! L'articolo contiene spoiler. È su Prime Video l'episodio finale di Nine Perfect Strangers, la miniserie in otto puntate con Nicole Kidman, creata da David...
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Lo straordinario ritorno di Euphoria

Se seguite il mondo dei social e delle serie tv, siete sicuramente stati investiti anche voi dal successo di Euphoria, la seconda serie HBO...
Malcolm & Marie

Malcolm & Marie, del cinema e dell’amore nel primo film in era pandemica

Girato in 14 giorni in un’unica location, la splendida Caterpillar House in California, con un budget limitatissimo anche per un prodotto indie (2,5 milioni...

Grande Fratello Vip, con Linkem un salto nel futuro

Quest'anno, oltre allo sbocciare dei tradizionali "amori" ed alle tante vicende tra i concorrenti, la casa del GF Vip è diventata tecnologica, grazie alla...
Il buco-netflix

Il buco: Homo homini lupus

L’operazione di Netflix, che proprio in questi giorni di quarantena distribuisce sulla sua piattaforma un film estremo sull’isolamento come Il buco, suona piuttosto furbesca...
Servizio pubblico radiotelevisivo

Quale futuro per il servizio pubblico radiotelevisivo?

Nella società che sta iniziando a introdursi nell’era della disintermediazione, con le tecnologie di sviluppo del modello di Internet di domani, quella della Blockchain che sta producendo l’esperienza delle cripto-valute e degli smart contracts, quell’Internet delle Cose che sta già rivoluzionando le vite delle persone connesse, è difficile ipotizzare uno schema di servizio pubblico radiotelevisivo se non “rompendo” l’attuale struttura relazionale che lega lo spettatore al contenuto, rompendo lo schema con il flusso pubblicitario e generando un’alterità nella capacità ideativa e produttiva.
Maria Grazia Fontana Tale e Quale Show

Intervista esclusiva a Maria Grazia Fontana, vocal coach di “Tale e Quale Show”

Ma in realtà una volta si sarebbe detto "insegnante di canto", il coach forse è un qualcosa in più rispetto ad un mero insegnante di canto dal punto di vista tecnico. Il coach è anche un motivatore, aiuta l'artista, lo motiva alla grinta, alla fiducia verso se stesso ed al credere nelle proprie capacità. Ecco io direi che questo è un vocal coach
Basta!

Basta! Lilli Gruber contro la politica del testosterone

"Grazie spettatrici e spettatori": è con questa formula, ormai familiare per chi segue il suo preserale di approfondimento politico, che ogni sera dal lunedì...
Mina

Le 80.000 bolle blu di Mina

Mina compie 80 anni.Quella ragazzona emiliana che entrò prepotentemente negli schermi di una TV nazionale, familiare, pacioccona e bacchettona stravolgendo negli anni ’60 il...